Pensioni ultime notizie: abolizione Legge Fornero, Cottarelli scuote la testa

Pubblicato il 2 Maggio 2018 alle 08:42 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie: abolizione Legge Fornero, Cottarelli dice no

Pensioni ultime notizie: abolizione Legge Fornero, Cottarelli scuote la testa.

Sul tema pensioni ultime notizie riguardano ancora una volta gli umori che si registrano attorno all’abolizione della Legge Fornero. L’ultimo a parlare in proposito è stato l’ex ministro della spending review, Carlo Cottarelli; il quale ha voluto spegnere ogni entusiasmo a riguardo attorno all’ipotesi di realizzare una proposta invero impossibile da realizzare. Per quale motivo? Cottarelli ha semplicemente ricordato l’incidenza che avrebbe l’abolizione della Legge del 2011 sulla spesa pubblica. Non è la prima volta che Cottarelli conferma il suo no a quella proposta. Che, pur ritenendo possibile, sarebbe troppo costoso per un Paese che non so lo può permettere.

Pensioni ultime notizie: Cottarelli conferma il no su abolizione Fornero

La base di spesa sarebbe attorno ai 10-15 miliardi di euro, “con punte di 1,5 punti di Prodotto interno lordo”. Inoltre, nell’intero periodo sarebbero cumulati 20 punti percentuali di Pil. L’ex commissario per la revisione della spesa pubblica ha ricordato all’Ansa che l’Italia è un Paese con un debito “al 130%”. Abolire la Legge Fornero, quindi, non sarebbe una cosa da niente. E soprattutto non risolverebbe quei problemi che in molti oggi chiedono di risolvere. Ad esempio, resterebbe in vigore il legame tra età di pensionamento e aspettativa di vita; semplicemente perché questo non è un frutto della Riforma del 2011, bensì “di una delle riforme Berlusconi”.

Pensioni ultime notizie: Cottarelli sulla politica

Carlo Cottarelli ha parlato anche dell’attuale situazione politica italiana. E di altre proposte ravvivate durante l’ultima campagna elettorale, ma attualmente ancora “in laboratorio” vista l’assenza di un governo. E di quel governo. Sulla flat tax, ad esempio, ha affermato che sono necessarie coperture sicure. La misura “si può fare”, ma ha bisogno di coperture per la sua realizzazione. E la tesi dell’autofinanziamento non sta in piedi. Inoltre invita a guardare come sia andata la flat tax negli altri Paesi. Solo in Bulgaria e in Russia sono aumentate le entrate. Ma nel Paese di Putin è da sottolineare la coincidenza con il boom petrolifero e soprattutto un maggior monitoraggio fiscale. Insomma, per Cottarelli meglio della flat tax sarebbe ridurre le tasse con incentivi stabili, anche al fine di stimolare la crescita dell’occupazione.

Già qualche giorno fa Cottarelli si era espresso sul voto con un articolo sulla Stampa. Definendolo sostanzialmente “inutile”. Cottarelli aveva infatti analizzato come dai report M5S finalizzati a indicare i punti in comune tra i vari partiti al fine di trovare la giusta alleanza, era emerso un risultato sconcertante. Infatti, si trovarono ben 53 punti in comune. In questo modo si denota come il programma pentastellato somigli a quello del PD e quello del PD somigli a quello della Lega. Insomma, il risultato finale era “priorità uguali per tutti”. Ma allora perché il voto? E soprattutto, nonostante gli appelli alle urgenze, perché ancora non esiste un governo?

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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