Un nuovo accordo di cooperazione tra Italia e UK per il post Brexit

Pubblicato il 23 Maggio 2021 alle 18:53 Autore: Riccardo Ricchetti

Un accordo di cooperazione bilaterale tra Italia e UK per superare gli ostacoli provocati dalla Brexit e dal Covid. Lo ha annunciato l’ambasciatrice britannica in Italia, Jill Morris, durante l’audizione alla Commissione Esteri della Camera dei Deputati. “Sarà la prima volta di un accordo in cui consolidiamo i nostri rapporti, la nostra collaborazione, i dialoghi che abbiamo lanciato e poi creiamo insieme una struttura per approfondire i nostri rapporti per il bene di tutti i nostri cittadini dopo il 2021 e nel futuro” ha affermato Morris.

Non si conoscono ancora i contenuti specifici dell’intesa, ma sicuramente è interesse di entrambi i Paesi affrontare temi centrali, come l’export, la cooperazione in materia economico-finanziaria e la circolazione dei cittadini.

 

Export

Le parole dell’ambasciatrice del Regno Unito sono state applaudite da diversi comparti produttivi del nostro Paese, speranzosi che difficoltà burocratiche e amministrative legate alla Brexit vengano prontamente superate.

Coldiretti sottolinea come l’export italiano abbia particolarmente risentito delle rigide procedure doganali e dell’aumento dei costi di trasporto dovuti ai ritardi e ai maggiori controlli. Il patrimonio agroalimentare che ogni anno attraversa la Manica ammonta circa a 3,4 miliardi. Tuttavia, il divorzio tra Londra e Bruxelles e la pandemia da Covid-19 hanno provocato un drastico calo degli scambi commerciali, i quali – conclude Coldiretti – sono anche minacciati dal pericolo di contraffazioni ed imitazioni dei prodotti alimentari tutelati, dal Parmigiano al Chianti, favorito dalla deregulation.

 

Cop26

L’agenda del 2021 è fitta di impegni congiunti per Roma e Londra, che presiederanno rispettivamente il G20 e il G7. L’appuntamento cerchiato in rosso sarà la Conferenza ONU sul cambiamento climatico, la Cop26, previsto a Milano in ottobre ed a Glasgow in novembre. Il summit internazionale permetterà ai due Paesi ospitanti di rafforzare i legami commerciali e finanziari e di creare una piattaforma condivisa nel campo dell’imprenditoria sostenibile. “Milano è un centro molto importante per la finanza e vorremmo esplorare ogni possibile percorso per rafforzare la  collaborazione, non soltanto nel campo dei servizi finanziari, ma per la transizione verso la sostenibilità” ha dichiarato Jill Morris a MF-Milano Finanza.

Circolazione delle persone

Le prospettive di collaborazione non potranno che riguardare anche il tema della circolazione delle persone. Dopo settimane di alta tensione, Downing Street ha deciso di fermare la detenzione, nei centri di raccolta e di reclusione per migranti e cittadini UE, per coloro fermati all’arrivo nel Regno Unito sprovvisti del visto di lavoro. La misura, infatti, aveva sollevato non poche polemiche per il trattamento inflitto a decine di cittadini europei giovani, fra cui alcuni giovani italiani.

In audizione alla Camera dei Deputati, Jill Morris ha promesso che “non ci saranno più casi del genere”, aprendo alla possibilità che in futuro possa essere garantita una circolazione più libera per i cittadini di tutta l’Unione Europea.

Harmondsworth Detention Centre, United Kingdom

 

Quando sarà concluso il nuovo accordo?

La diplomatica britannica è convinta che gli appuntamenti cruciali di quest’anno permetteranno di concludere accordo di cooperazione tra Italia e UK entro la fine del 2021. “La possibilità di integrare i nostri sforzi nei tre forum globali che presiederemo nel 2021 – continua Morris – rappresenta l’occasione di guidare la comunità internazionale nella fase più delicata della ricostruzione, quella in cui gettiamo le fondazioni di un futuro diverso e migliore rispetto a quello che ci attendeva appena pochi mesi fa, prima della pandemia, all’insegna di una ripresa più sostenibile e resiliente”.

L'autore: Riccardo Ricchetti