Governo, boom di richieste di mutui casa alla banca del Parlamento
Governo, boom di richieste di mutui casa alla banca del Parlamento
Dopo un articolo di Pino Corrias per Il Fatto Quotidiano del 14 aprile a confermare – pur sempre con l’utilizzo del condizionale – la voce di una impennata di richieste di mutui casa da parte dei parlamentari appena eletti è stato Franco Di Mare nell’editoriale di Uno Mattina su Raiuno andato in onda il 4 maggio 2018. Da quanto riferito dal giornalista l’avvio della nuova legislatura sarebbe caratterizzata da una vorticosa richiesta di mutui da chi è appena arrivato tra i banchi della Camera e del Senato. Moltissimi neo-deputati sono infatti alla loro prima esperienza. Potrebbe essere stato questo ad indurre molti di loro ad acquistare un nuovo immobile. Inoltre utilizzerebbero il vantaggiosissimo valore dell’interesse pari a poco più dell’1%, introvabile presso qualsiasi banca.
Governo, il racconto su mutui casa del giornalista Franco Di Mare part I
L’editoriale del giornalista di Raiuno si concentra sullo stallo politico persistente a due mesi dalle elezioni e sembra spingere nella direzione di una intesa. Intende denunciare, proprio parlando dei mutui casa, di una forte disparità tra i tassi applicati da qualsiasi banca e quelli riservati ai parlamentari. Conclude il servizio con una provocazione. Ecco le parole del giornalista.
Per chiunque abbiate votato alle ultime elezioni politiche, da qualunque lato dell’arco parlamentare pendano il vostro cuore e la vostra scelta elettorale, immagino che siate tutti d’accordo nell’augurare al Paese un governo stabile, che completi il suo mandato, che metta in campo le riforme necessarie all’Italia. Vale a dire la riforma della Giustizia, un sistema fiscale meno oppressivo, una burocrazia meno ottusa e opprimente, gli interventi infrastrutturali e gli interventi a sostegno della famiglia. E infine il tema dei temi, quello del lavoro. Ho citato le priorità improrogabili alle quale dovrà dare risposta il prossimo governo, qualunque esso sia. Ma al momento non ne abbiamo ancora uno.
Governo, il racconto su mutui casa del giornalista Franco Di Mare part II
E nel frattempo, che cosa accade? Niente, o giù di lì. La vera attività in crescita esponenziale è quella dell’unico sportello bancario presente a Montecitorio. Negli ultimi due mesi ci sarebbe stata un’impennata di richiesta di mutui per la casa. Come mai? Il fatto è che la banca interna offre un mutuo a venti anni a tasso fisso con poco più dell’uno per cento di interessi, condizioni difficili da trovare fuori dal Palazzo e applicate ai soli parlamentari. Vedrete che il prossimo governo, qualunque sia, taglierà anche i privilegi. Ce lo hanno promesso, giusto?
Governo, lunedì nuove consultazioni
Lunedì ci sarà il prossimo giro di consultazioni annunciato dal Presidente della Repubblica. Esclusa quasi definitivamente una intesa di natura politica tra i partiti in grado di produrre maggioranze parlamentari sembrano restare aperte due strade. Nella prima ipotesi avanza l’opzione del cosiddetto governo del Presidente. Cioè una figura tecnica su cui convergere per approvare poche riforme in Parlamento o anche sola la modifica alla legge parlamentare. L’alternativa passa dalle elezioni anticipate. Richieste già a gran voce dal Movimento 5 Stelle. Saranno d’accordo tutti i parlamentari? C’è il rischio che tra i deputati eletti in tutte le forze politiche possa emergere uno spirito conservativo? Questo potrebbe portare qualcuno a contraddire la linea ufficiale della stessa forza o gruppo parlamentare di appartenenza? Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ne sapremo certamente di più. Al momento non è possibile escludere nulla.
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