Luca Traini: perizia psichiatrica per l’uomo di Macerata

Pubblicato il 20 Maggio 2018 alle 12:16 Autore: Antonella Cariello
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Luca Traini: perizia psichiatrica per l’uomo di Macerata

Molti ricorderanno l’omicidio di Pamela Mastropietro: uccisa da due coltellate, precedute da un colpo alla testa e da uno stato di incoscienza da eroina e seguite dallo smembramento del corpo della ragazza, di cui è stata lavata in candeggina ogni parte per poi essere poste, così barbaramente sezionate, all’interno di due trolley. Il contenuto dei trolley viene scoperto dai carabinieri il mattino del 31 gennaio. Il pusher nigeriano Innocent Oseghale, 29 anni, è stato accusato dello scempio. La notizia della terribile morte della ragazza ha fomentato l’odio di Luca Traini che si è congedato alla barista dell’autogrill in cui ha sostato con: “Ciao, vado a Macerata a fare una strage“.

La sparatoria a Macerata di Luca Traini

Quanti invece ricordano Jennifer, Gideon, Omar? A quanti i nomi di Wilson, Mahamadou e Festus suonano familiari? Sono tutte le vittime del raid di Traini, colpevoli unicamente della loro origine chiaramente africana. E pertanto ritenuti, al pari di Oseghale, potenziali responsabili di altri delitti come quello di Pamela. Era giunto il momento di depurare almeno la città di Macerata da questo pericolo incombente, di vendicare Pamela con la stessa moneta.

Questa sembra esser stata la logica secondo cui ha agito Luca. Il 28enne tolentinate ed ex candidato al consiglio comunale di Corridonia, nel maceratese, era dichiaratamente fedele alle cause di estrema destra. Scosso dalla notizia della morte spregevole della 18enne romana, dalla sua auto ha sparato contro i giovani migranti. Quando è stato arrestato, sulle gradinate del monumento ai caduti, aveva una bandiera tricolore al collo. Mentre scattavano le manette, faceva il saluto fascista.

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La disposizione dei giudici per Traini: la perizia psichiatrica

Intanto, la Corte d’Assise di Macerata ha rinviato il processo al 23 maggio, quando affiderà l’incarico di condurre una perizia psichiatrica a Massimo Picozzi. Lo psichiatra e criminologo dovrà vagliare lo stato della capacità dell’imputato di intendere e di volere. Secondo lo psichiatra Giovanni Battista Camerini, incaricato dall’avvocato Giancarlo Giulianelli per conto di Luca Traini, il responsabile della sparatoria sarebbe solo parzialmente in possesso delle attitudini di intenzione e volontà: questo per via di un disturbo bipolare della personalità che lo affliggerebbe. Lo aveva anticipato anche  Francesco Clerico, titolare della palestra frequentata da Traini, che conosceva direttamente l’accusato:  lo psichiatra da cui era in cura lo avrebbe giudicato border line. La Corte ha rigettato però l’istanza di sequestro conservativo di beni dell’imputato, stimati per un valore di 750mila euro, risarcimento chiesto da una delle 13 parti civili, Jennifer Otioto.

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L'autore: Antonella Cariello