Fattura elettronica: sciopero benzinai 26 giugno 2018, gli orari

Pubblicato il 14 Giugno 2018 alle 13:50 Autore: Daniele Sforza
Fattura elettronica: sciopero benzinai 26 giugno 2018

Fattura elettronica: sciopero benzinai 26 giugno 2018, gli orari.

Il 1° luglio è una data importante per i primi “tester” del regime di fattura elettronica, ovvero i benzinai. Ma questi ultimi si ritrovano in difficoltà nel dover rispettare le disposizioni che entreranno a regime all’inizio del prossimo mese. Per questo motivo le associazioni Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno indetto uno sciopero nazionale per martedì 26 giugno 2018. Lo sciopero sarà sia sulla rete stradale ordinaria, sia su quella autostradale. I motivi del fermo sono da addursi al termine breve che separa la professione dall’obbligo della fatturazione elettronica e alle enormi criticità del settore professionale a fronte della nuova normativa.

Fattura elettronica: sciopero benzinai, il comunicato

Il comunicato congiunto redatto dalle Federazioni rappresentanti i gestori degli impianti di distribuzione carburanti ha il seguente oggetto. Problemi strutturali della distribuzione carburanti e aspetti connessi con l’iniquità del sistema della fatturazione elettronica. “I Gestori agiscono in nome proprio (come ditte individuali o società di persone); pagano il carburante al fornitore; sono costretti a subire politiche commerciali e di prezzo (che spesso li mettono ai margini del mercato) che vengono definite altrove pagati un tanto (meglio, un poco) per ogni litro di carburante erogato”.

È quanto si legge nella parte iniziale del comunicato. Nella nota si legge che ogni nuovo adempimento e forma di controllo viene scaricata subito sugli Gestori stessi; “condannati a pagare per le ‘verifiche metriche’ poste a tutela della fede pubblica di apparecchiature sulle quali non possono intervenire. E che sono affidate all’esclusiva manutenzione del titolare dell’impianto”.

 

Fattura elettronica: sciopero benzinai, richiesto incontro con il Mise

L’intenzione è quella di attuare una riforma del sistema a costo zero; ma le cose, invece di migliorare, peggiorano.

Il prossimo 1° Luglio, in anteprima assoluta, sui Gestori verrà scaricata anche la responsabilità di fare da cavia sulla “fatturazione elettronica”; che, per tutto il resto del sistema industriale e commerciale, diventerà operativa dal 1° Gennaio 2019.

Le Federazioni hanno ravvisato non solo una iniquità dei provvedimenti, ma anche una precarietà dell’intera struttura; considerando “ci sono 5.000 impianti che erogano meno di 1.000 litri al giorno, che i Gestori già sono sottoposti a scritture contabili previste dall’Agenzia delle Dogane”. Quindi è stato contattato il Ministro delle Entrate, con la richiesta di equiparare il trattamento della categoria interessata alle altre. “Senza privilegi, ma anche senza punizioni”. Quindi, in conclusione, si richiede un incontro con il Mise.

“Speriamo che il Governo comprenderà che, di fronte a questa situazione, non ci resta che chiamare la Categoria a una chiusura degli impianti; auspicando nel contempo che l’attenzione dimostrataci a parole possa trovare applicazione nei fatti. Ove poi lo ritenesse opportuno, saremmo lieti di rappresentarle, più nel dettaglio, i problemi che le abbiamo appena accennato”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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