Solstizio d’estate 2018: data, orario e perchè si chiama così. La storia

Pubblicato il 20 Giugno 2018 alle 10:00 Autore: Antonella Cariello
solstizio d'estate 2018

Solstizio d’estate 2018: data, orario e perchè si chiama così. La storia

La bella stagione che ci sta facendo accantonare (almeno provvisoriamente, dati i danni del mal tempo della settimana scorsa) cappotti e ombrelli è ormai alle porte ed è quasi inevitabile lo stupore per la difficoltà di coinciliare orari e aspetto del cielo: si dissipano le tracce del buio che prendeva piede dai mesi scorsi già dal tardo pomeriggio. Per i meteoropatici, insomma, non resta che tirare un sospiro di sollievo; dopo la penuria dei mesi freddi e di una primavera dai tratti molto incerti. Soprattutto, non potrà che costituire una panacea per questa categoria la data del 21 giugno col solstizio d’estate. Scopriamo perchè.

Cos’è il solstizio d’estate e l’orario preciso

Daremo il benvenuto al giorno più lungo dell’anno se viviamo all’emisfero nord. E, di conseguenza, a quello più corto se ci troviamo nell’emisfero opposto. Si inverte,insomma, la situazione statuita dalle leggi astronomiche il 21 dicembre: dopo esattamente sei mesi, alle ore (italiane) 12.07 è in arrivo il solstizio d’estate. Il perdurare della luce diurna sancisce, insomma, la notte più corta, la shakespeariana midsummer night. Accade che l’asse di rotazione terrestre s’inclina rispetto all’eclittica.  E accade anche che nelle culture, il sentore per il dì più lungo si presenti con una certa frequenza.

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Il solstizio d’estate nelle culture umane

Associato spesso al culto del Dio Sole, questo evento è radicato nelle culture con una diffusa connessione alla fertilità, alla ricchezza e all’abbondanza, data dall’evidenza del risveglio naturale nella sua totalità. Il sole era associato dagli Inca alla dea Inti, per la quale elevavano torri che potessero, simbolicamente, riconnettere l’umanità alla divinità. Maya e Aztechi indicevano delle vere e proprie feste istituite nei giorni della prosperità estivi.

Anche in ambiente egiziano, non si può fare a meno di rilevare la risonanza di Horus in campo religioso e, soprattutto, artistico. Nel nostro continente, il giorno del solstizio viene celebrato in moltissimi Paesi: Ucraina, Svezia, Polonia, Regno Unito e molti altri.

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