Pensioni ultime notizie: Quota 100 per tutti, le tabelle Inps allarmano

Pubblicato il 18 Luglio 2018 alle 12:33 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie: Quota 100 tabelle Inps allarmanti

Pensioni ultime notizie: Quota 100 per tutti, le tabelle Inps allarmano.

Quota 100, tabelle Inps allarmanti, Boeri non ci sta


Sul fronte pensioni ultime notizie riportano la guerra di parole e di numeri tra il governo giallo-verde e il presidente dell’Inps, Tito Boeri. È una battaglia schermata a suon di cifre e attacchi verbali reciproci, dove da un lato si va ad affrontare una riforma delle pensioni chiedendo dati all’istituto e cercando soldi e risorse per proprio conto; dall’altro si danno opinioni, rafforzate però da una serie di numeri e scenari allarmanti. Ecco cosa è successo negli ultimi giorni parlando di pensioni e in particolare di Quota 100 per tutti.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 per tutti? Alert Inps

L’istituto previdenziale ha dunque stimato i costi che porterebbe l’introduzione di Quota 100 per tutti, assicurando così per molti soggetti la possibilità della pensione anticipata. I costi partirebbero da una base di 4 miliardi per arrivare fino a 14 miliardi all’anno, a seconda dello scenario che si andrebbe a realizzare. Tito Boeri ha così stimato oltre 1 milione di pensionati (e di assegni) in più all’anno; senza contare tutto quello che accadrebbe a livello economico nel prossimo decennio.

Per il momento Quota 100 è solo un’ipotesi, sulla quale però si possono ricamare diverse suggestioni. Da qui la possibilità da parte dell’Inps di ipotizzare 4 scenari differenti e quindi calcolare le conseguenze per ciascuno.

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Pensioni ultime notizie: i 4 scenari dell’Inps

Nella prima ipotesi si pone in parallelo l’introduzione di Quota 41 e di Quota 100 con requisito anagrafico minimo a 64 anni. L’Inps ha stimato un costo di 11,6 miliardi di euro per il solo 2019, e circa 596 mila assegni pensionistici in più. Tra dieci anni, il costo aumenterebbe di quasi 7 miliardi di euro, mentre i pensionati quasi raddoppierebbero, arrivando a 1 milione. Solo nel 2030 i costi arriverebbero a ridursi fino a trasformarsi in risparmi nel 2040.

Con un accesso alla pensione a 65 anni, invece, il costo per il 2019 si ridurrebbe a 10,3 miliardi di euro, ma destinato subito ad aumentare. Anche i pensionamenti subirebbero un incremento importante, arrivando potenzialmente a meno di 900 mila.

Ancora più costosa l’opzione Quota 100 senza requisito anagrafico (parallelamente a Quota 41), con 14,4 miliardi di costo in partenza, fino a 21 miliardi nel 2020. Ed è così che gli assegni pensionistici salirebbero nel 2019 a 751 mila per poi superare il milione nel 2028.

Forse la misura meno costosa si traduce in Quota 100 con requisito minimo a 64 anni; ma senza cambiare i requisiti per la pensione di anzianità. Ovvero, 43 anni e 3 mesi per gli uomini e 1 anno in meno per le donne. La spesa sarebbe di “soli” 4,6 miliardi annui che quasi raddoppierebbero nel 2028. Al tempo stesso i pensionamenti interesserebbero da 258 mila fino a 450 mila unità.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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