Tfr e Tfs: calcolo e importo liquidazione. Le differenze per i lavoratori

Pubblicato il 10 Agosto 2018 alle 01:00 Autore: Daniele Sforza
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Tfr e Tfs: calcolo e importo liquidazione. Le differenze per i lavoratori.

Importo liquidazione e differenze contratto


Tfr e Tfs sono due acronimi che stanno rispettivamente per trattamento di fine rapporto e trattamento di fine servizio. La principale differenza tra i due trattamenti consiste nel fatto che il Tfs è il trattamento riconosciuto ai dipendenti pubblici assunti prima del 1° gennaio 2001 con un contratto a tempo indeterminato; di contro, il trattamento di fine rapporto è riconosciuto ai lavoratori assunti dopo il 1° gennaio 2011 con contratto a tempo indeterminato; ma anche ai lavoratori con contratto a tempo determinato assunti dopo il 30 maggio del 2000. Quindi chi non è soggetto a regime di Tfr, è soggetto a regime di Tfs, a patto che non abbia sottoscritto una Fondo Pensione Complementare di categoria.

Tfr e Tfs: come calcolare l’importo della liquidazione

Tfr e Tfs sono dunque due trattamenti che sanciscono la fine di un rapporto di lavoro. E dunque possono prendere la forma di una buonuscita in termini economici; ma possono anche essere indirizzati a un fondo di pensione su scelta del dipendente. Tra le differenze che distinguono il Tfr e il Tfs ci sono anche le modalità di calcolo dell’importo della liquidazione.

Infatti, per quanto riguarda il trattamento di fine servizio, si calcola l’80% della retribuzione contrassegnata nell’ultima busta paga; il risultato va poi diviso per 1 anno (12 mensilità) e quindi moltiplicato per il numero di anni finalizzati all’ottenimento della buonuscita.

Diverso il metodo di calcolo per il Tfr, il cui importo varia il 31 dicembre di ogni anno con tasso variabile dell’1,5% e un 75% in base all’indice dei prezzi aggiornato e comunicato annualmente dall’Istat.

Trattamento di fine rapporto: tredicesima e arretrati vanno corrisposti. La circolare Inps.

Tfr e Tfs: info liquidazione

Si ricorda che il Tfs è riservato ai lavoratori della pubblica amministrazione con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000. Il Tfr riguarda invece i soggetti assunti nella pubblica amministrazione con contratto a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2011; oltre ai dipendenti dei settori privati.

Il Tfr e il Tfs al pubblico impiego possono essere erogati in 3 modalità.

  • Unica soluzione: importo lordo pari o inferiore a 50.000 euro;
  • 2 rate: importo tra 50.000 e 100.000 euro;
  • 3 rate: importo superiore a 100.000 euro.

Negli ultimi 2 casi sopra riportati (ovvero 2 e 3 rate), la prima (e l’eventuale seconda) rata ammonteranno sempre a 50.000 euro.

Per quanto riguarda le tempistiche di pagamento, queste ultime variano in base ai motivi alla base della cessazione del rapporto di lavoro.

  • Erogazione entro 105 giorni: inabilità o decesso;
  • Entro 1 anno e 3 mesi: pensionamento, fine del contratto a tempo determinato;
  • Entro 2 anni e 3 mesi: dimissioni volontarie, licenziamento, etc..

Gli interessi sull’importo del Tfr/Tfs per i dipendenti del pubblico impiego sono previsti in caso di ritardo nella corresponsione del trattamento.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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