Tfr e Tfs a confronto con il fondo pensione, quale conviene realmente

Pubblicato il 10 Agosto 2018 alle 01:00 Autore: Daniele Sforza
Tfr e Tfs a confronto con il fondo pensione

Tfr e Tfs a confronto con il fondo pensione, quale conviene realmente.

Cosa conviene tra liquidazione e fondo pensione


Tfr, Tfs e fondo pensione: quale conviene di più e realmente per i lavoratori? Stiamo parlando di quei soldi che vengono accantonati e che vanno a maturare la pensione. Il Tfr, il trattamento di fine rapporto, è riservato ai dipendenti assunti a partire dal 1° gennaio 2001. Prima di quella data veniva corrisposto il Tfs, ovvero il trattamento di fine servizio. Molti lavoratori però non conoscono l’esistenza dei fondi pensione. In base a un’indagine del Covip, solo il 3% dei lavoratori aderisce a questi fondi, e in larga parte nelle zone nord-orientali del Paese, mentre al Sud e nelle Isole il risultato è quello di un’ignoranza diffusa in merito ai fondi pensione. Che si traduce nella non adesione.

Tfr, Tfs e fondo pensione: quale conviene?

I fondi pensione sono di due tipologie: aperti o chiusi. I fondi pensioni aperti sono riservati a dipendenti e lavoratori autonomi; quelli chiusi riguardano strettamente il contratto collettivo di lavoro; sostanzialmente ogni settore di riferimento ha il proprio fondo pensione, per questo si dice “chiuso”. Come riporta Altroconsumo, infine, esistono anche i cosiddetti Pip, ovvero i Piani individuali pensionistici. I quali, tuttavia, conti alla mano, risultano i meno convenienti.

L’associazione appura anche che i fondi pensione possono risultare più convenienti che lasciare il Tfr in azienda. L’esempio è una somma accantonata di 1.000 euro in 10 anni circa. Nei fondi pensione chiusi, la somma risparmiata ammonterà a 14.123 euro. In quelli aperti il risparmio sarà di 12.564 euro. Nel caso avessimo lasciato il Tfr in azienda, la somma corrisponderebbe a soli 11.057 euro. Quindi meno rispetto a un fondo pensione, che sia aperto o chiuso. Un altro aspetto importante segnalato dall’associazione dei consumatori è che i fondi pensione hanno bassi costi di gestione; e inoltre assicurano agevolazioni fiscali.

Calcolo e importo liquidazione: le differenze per i lavoratori.

Tfr e Tfs: meglio i fondi pensione?

Altroconsumo informa che i contributi che si versano sul fondo pensione risultano deducibili fino a un importo massimo di 5.164,57 euro. Questo consente di ridurre la somma imponibile e di conseguenza le tasse da versare. La percentuale con cui viene tassato il Tfr e i contributi versati è comunque più bassa rispetto a quella prevista se la liquidazione viene accantonata in azienda; e più precisamente galleggia tra il 9 e il 15%.

Inoltre, proprio come per il Tfr in azienda, è possibile chiedere un anticipo sul fondo pensione. Anche se bisogna prima rispettare certi requisiti. Come ad esempio essere iscritti al fondo pensione da minimo 8 anni se la finalità riguarda l’acquisto di una casa o un’altra spesa. Nell’eventualità di urgenze, con riferimento alle spese sanitarie, l’anticipo è richiedibile anche prima degli 8 anni di iscrizione.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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