Tutor attivi o spenti in autostrada ad agosto 2018: come non prendere multe

Pubblicato il 12 Agosto 2018 alle 15:54 Autore: Gianni Spadavecchia

Tutor attivi o spenti in autostrada ad agosto 2018: come non prendere multe.

Nel mese di agosto in autostrada mancheranno i tutor attivi, considerati illegali dopo il contenzioso tra la Società Autostrade e l’Azienda toscana Craft che ne deteneva il brevetto. A deciderlo è stata la Corte d’Appello di Roma. Nonostante la mancanza dei tutor, i controlli di velocità verranno rilevati da altre apparecchiature di ultima generazione. Lo scopo della Polizia Stradale è quello di controllare in modo attivo i tratti autostradali per evidenziare gli illeciti alla guida. Infatti nel periodo estivo, nonostante l’assenza di controlli della velocità media, resteranno in vigore quelli sulla velocità istantanea. Saranno utilizzati macchinari come l’autovelox, fisso o mobile. Altro apparecchio sarà il TruCam capace di rilevare la velocità da comunicare alla Polizia per eventuali comportamenti irregolari.

Tutor attivi o spenti: come capirlo

Capire se il tutor è attivo o meno nel momento in cui percorriamo un tratto ad una velocità più alta del limite diventa difficile. Complicato rimane anche sapere se lo stesso tutor ci causerà o meno una molta. Resta dunque il dubbio di essere stati beccati dallo sguardo attento del tutor. L’unico modo per capire se il tutor sia attivo o meno è quello di aspettare i 90 giorni per vedere se la multa ci viene mandata a casa o meno.

Secondo la legge, infatti, le tempistiche per notificare una multa sono di circa 90 giorni dal rilevamento dell’irregolarità. Conviene però attendere, in tutto, almeno 100 giorni, quei 10 in più che servono alla raccomandata di arrivare a casa. La multa recapitata oltre i termini previsti, è facilmente impugnabile davanti al Giudice di Pace.

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Tutor attivi: quando scatta la multa

La multa, per la fortuna di ogni automobilista, non scatta al minimo eccesso di velocità. Il controllo del tutor calcola infatti di alcune variabili che portano ad un margine di tolleranza di circa 10 km/h. In più anche la legge ne prevede il 5% in più. Ad esempio, sull’autostrada, con il limite a 130 km/h, la multa scatta appena si superano i 137 km/h. Anche la Polizia Stradale utilizza un proprio margine di tolleranza non definitivo perché risulta difficile che la multa scatti al superamento dei 137 km/h.

Bisogna, in più, anche tener conto che il tachimetro delle auto mostra, di solito, una velocità più elevata rispetto a quella reale, di circa il 2-5 %. Quindi c’è possibilità di non ricevere una multa pur viaggiando ad una velocità “letta” di 145 km/h. C’è da precisare che nel calcolo della velocità media il tutor non considera i possibili rallentamenti né le curve, ma calcola la distanza secondo linee rette, tenendo conto di quella più breve tra due punti.

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L'autore: Gianni Spadavecchia