Banca ore 2018: requisiti e limiti, come funziona il lavoro straordinario

Pubblicato il 22 Agosto 2018 alle 14:42 Autore: Guglielmo Sano
banca ore 2018

Banca ore 2018: requisiti e limiti, come funziona il lavoro straordinario

Cos’è la “banca ore”? Sono le ore di lavoro prestate oltre il normale orario lavorativo. Non devono avere carattere di prevedibilità né possono essere programmabili. Esse possono ritornare al lavoratore sotto forma di giornate libere o permessi; oppure come maggiorazione dello stipendio.

In breve, il funzionamento della “banca ore” è regolato dal CCNL. Cioè, attraverso quanto stabilito dal contratto nazionale, i lavoratori possono ottenere il pagamento delle ore di lavoro “straordinario”; dunque, richiedere ore e giornate di permesso.

Nello specifico, l’articolo 38 del CCNL prescrive che ogni lavoratore dipendente può avvalersi di una “banca ore” personale. Quindi, quest’ultimo deve inserire le ore di straordinario che svolge nel proprio conto. Il limite massimo è di 100 ore all’anno.

Banca ore 2018: requisiti e limiti, come funziona il lavoro straordinario

Inoltre, sempre lo stesso articolo stabilisce che le ore di straordinario devono essere autorizzate da un dirigente con questo compito. Quindi, le ore autorizzate dal superiore devono essere controfirmate dal lavoratore dipendente interessato. Ciò può avvenire solo al termine della prestazione straordinario e solo sui documenti previsti dalla normativa. Al responsabile aziendale spetta poi il controllo giornaliero delle ore di straordinario svolte dai singoli dipendenti.

A questo punto, rimane da sottolineare che il lavoratore può usufruire delle ore depositate sul proprio conto nei termini di giorni liberi e permessi entro l’anno successivo a quello in cui è stato svolto lo “straordinario”. D’altra parte, le ore possono essere “restituite” con una maggiorazione delle stipendio per il mese successivo a quello in cui la prestazione è stata svolta. Insomma, il lavoratore può scegliere se trasformare le ore di straordinario accumulate sul suo conto in: permessi e giornate libere; maggiorazione dello stipendio. Nell’ultimo caso, lo schema prevede una maggiorazione del 25% per le ore di straordinario diurne; del 30% in più per le ore notturne o in giorni festivi; il 55% in più se di notte e in un giorno festivo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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