Pensione anticipata e contributi volontari: chi può farlo e quanto costa

Pubblicato il 26 Ottobre 2018 alle 07:21 Autore: Daniele Sforza
Pensione anticipata e contributi volontari

Pensione anticipata e contributi volontari: chi può farlo e quanto costa

Pensione anticipata: come fare il versamento volontario dei contributi Inps30


Chi vuole accedere alla pensione anticipata, ma non ha ancora i requisiti contributivi necessari può ovviare con il versamento dei contributi volontari? La risposta è affermativa, ma va precisato che non è possibile il versamento in una soluzione unica. Un’alternativa possibile invece consiste nel riscatto di anni contributivi, seguendo una determinata procedura e avendo bene in mente cosa possa essere riscattato e come. Questo significa che i contributi volontari possono essere versati e contribuire così al pensionamento anticipato, ma non in modo immediato. Andiamo a vedere quali sono le soluzioni praticabili.

Pensione anticipata e contributi: quali riscattare

Innanzitutto va ricordato che la pensione anticipata si raggiunge con particolari requisiti contributivi specifici; che attualmente ammontano a 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 1 anno in meno per le donne e 41 anni per i lavoratori precoci con almeno 12 mesi di contributi versati prima del 19° anno di età. Se mancano degli anni per raggiungere i requisiti contributivi richiesti, è possibile valutare l’opzione del riscatto, relativo a determinati periodi che adesso andremo a elencare, aiutandoci con la guida Inps.

  • Anni del corso di laurea (esclusi quelli fuori corso);
  • Periodi di lavoro senza versamento contributi da parte del datore di lavoro;
  • Periodi scoperti tra lavoro a termine o stagionale e lavoro successivo (dopo il 31 dicembre 1996);
  • Interruzione dal lavoro con diritto alla conservazione del posto (dopo il 31 dicembre 1996);
  • Maternità facoltativa;
  • Formazione professionale, studio e ricerca richiesti per assunzione o carriera (dopo il 31 dicembre 1996);
  • Anni di praticantato effettuati dai promotori finanziari;
  • Servizio civile volontario (dal 1° gennaio 2009);
  • Periodi di lavoro all’estero in Paese non convenzionato con l’Italia sotto l’aspetto previdenziale;
  • Periodi di lavoro con contratto part-time;
  • Attività con contratto di collaborazione coordinata e continuativa prima del 1° aprile 1996;
  • Periodi di lavoro socialmente utili per la copertura delle settimane utili per il calcolo della misura delle pensioni.

Pensione anticipata e contributi volontari: come funziona

I contributi volontari vengono accreditati per il periodi in cui il soggetto è stato costretto a interrompere l’attività lavorativa per motivi di varia natura. A differenza dei contributi riscattabili, i contributi volontari non permettono l’accredito per i periodi scoperti. . Come riporta La Legge per Tutti, fanno eccezione i 6 mesi precedenti la domanda di autorizzazione all’Inps. Tuttavia è consentito esclusivamente l’accredito contributivo di trimestre in trimestre “se non si è coperti da altra contribuzione; o se si ha un contratto di lavoro part-time che comporta la scopertura di alcuni periodi”.

Un soggetto maschio non lavoratore precoce che abbia 38 anni di contributi, dovrà maturare al momento altri 4 anni e 10 mesi di contributi. A meno che non possa compensarli tramite il riscatto, dovrà versare di trimestre in trimestre i contributi volontari fino al raggiungimento del requisito richiesto. Qualora il meccanismo che lega l’aspettativa di vita all’età pensionabile restasse in vigore, i tempi di accesso della pensione anticipata tramite i contributi volontari andrebbero a dilungarsi ulteriormente. Va infatti considerato che per il 2019 e il 2010 i requisiti contributivi arriveranno a 43 anni e 3 mesi (1 anno in meno per le donne); e di biennio in biennio incrementerà sempre di 3 mesi.

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Pensione anticipata e contributi volontari: la domanda

Quanto detto sopra vale sempre se non dovesse essere varata una misura apposita che modifichi i requisiti contributivi. Il governo attualmente in carica, ad esempio, aveva parlato a suo tempo di Quota 41 per tutti, ultimamente divenuto Quota 42; ma soprattutto un discorso da rimandare, vista la priorità a Quota 100 e ad altre misure incluse nel contratto di governo.

Per quanto riguarda la domanda di autorizzazione, questa dovrà essere presentata all’Inps tramite apposito servizio online dedicato. In alternativa è possibile fare domanda contattando il Contact Center (803 164 da fisso; 06 164 164 da mobile); oppure tramite enti di patronato e intermediari dell’Istituto tramite i relativi servizi telematici.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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