Pensione anticipata con invalidità civile Inps: requisiti e chi può averla

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:21 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensione anticipata con invalidità civile: esistono tanti benefici per i lavoratori che hanno una ridotta capacità lavorativa: vedi quali sono.

Pensione anticipata con invalidità civile Inps requisiti e chi può averla
Pensione anticipata con invalidità civile Inps: requisiti e chi può averla

Requisiti pensione anticipata e come si ha con l’ invalidità


Chi è invalido ha diritto ad una pensione anticipata? Non esiste una risposta unica. Esistono varie agevolazioni che sono riservate a chi ha ridotta capacità lavorativa. Ciò consente di accedere prima all’età pensionabile. Ma devono essere rispettati determinati requisiti. In particolare ciò dipende dall’età. E dal fondo di previdenza a cui si è iscritti oltre che dagli anni di contribuzione e assicurazione. Inoltre ci sono differenze in base alla percentuale di invalidità e quindi della gravità delle condizioni di salute formalmente riconosciute dall’Inps. Sulla base di tutti gli elementi citati può poi cambiare il tipo di trattamento spettante.

Pensione anticipata, assegno ordinario di invalidità sino ad età pensionabile

I lavoratori che hanno una invalidità pari o superiore al 67% possono ottenere l’assegno ordinario d’invalidità a condizione che siano iscritti presso una delle gestioni Inps. Anche in questo caso devono essere rispettate alcune condizioni: possedere almeno 5 anni di contributi di cui 3 nell’ultimo quinquennio. Al compimento dell’età pensionabile l’assegno di invalidità diventa una pensione di vecchiaia. La stessa è compatibile con un’attività lavorativa sebbene siano previsti limiti al cumulo dei redditi.

Pensione anticipata, con una percentuale di invalidità pari o superiore del 74%

Cambiano invece le condizioni legate alla pensione per chi ha una percentuale di invalidità pari al 74% o più alta. Infatti per i lavoratori con una riconosciuta percentuale d’invalidità pari o superiore al 74% ci sono più benefici. Ovvero la maggiorazione contributiva pari a 2 mesi per ogni anno di lavoro, sino a un massimo di 5 anni nella vita lavorativa. Ciò determina una possibilità di andare in pensione prima grazie al riconoscimento dei diritti contributivi con condizioni più agevoli.

In caso abbiano 30 anni di contributi e 63 anni di età possono accedere all’Ape Sociale. I lavoratori con una invalidità civile pari o superiore al 74% in possesso di 41 anni di contributi e con almeno 12 mesi di contributi da effettivo lavoro accreditati prima dei 19 anni di età (lavoratore precoci) possono accedere alla pensione anticipata. Infine se il reddito annuo non supera 4853,29 euro, anche senza aver versato contributi, possono ottenere l’assegno d’invalidità civile pari a 282,55 euro al mese.

Pensione anticipata, invalidi all’80% e in caso di inabilità totale

Per accedere alla pensione anticipata se si è lavoratori dipendenti in ambito privato con una percentuale di invalidità pari o superiore all’80% si devono possedere precisi requisiti. Ovvero 20 anni di contributi e un’età pari a 60 anni e 7 mesi per gli uomini; 55 anni e 7 mesi per le donne.

Per quanto riguarda gli inabili, cioè chi una capacità lavorativa nulla con una percentuale di invalidità del 100%, le condizioni di accesso alla pensione variano a seconda dei casi specifici.

Chi possiede una inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa ha diritto a ricevere immediatamente la pensione d’inabilità. Perché ciò accada la persona deve possedere almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio. In assenza dei requisiti ha diritto ad ottenere la pensione per invalidi civili totale se ha un reddito inferiore ai 16664,36 euro.

Chi ha una inabilità a proficuo lavoro può ottenere la pensione d’inabilità se è dipendente pubblico e se è in possesso di almeno 15 anni di servizio. Lo stesso vale se il lavoratore è un dipendente pubblico che possiede un’inabilità alle mansioni. Nell’ultimo caso è necessario avere 20 anni di servizio. C’è poi un’ altra variabile: la pensione può non essere riconosciuta se c’è la possibilità di adibire il lavoratore a mansioni equivalenti.

Pensione anticipata, per invalidità o malattia professionale

In caso di infortunio o di malattia professionale dopo che la stessa è stata diagnosticata il lavoratore può avere diritto ad  trattamento in forma di rendita erogata dall’Inail. Si tratta di una sorta di pensione ma viene riconosciuta quando la malattia è causata dal tipo di attività o mansione lavorativa svolta, oppure dall’ambiente di lavoro nel quale si opera.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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