Incendio Pisa: cause e numero sfollati. Cosa è successo

Pubblicato il 25 Settembre 2018 alle 18:12 Autore: Giuseppe Spadaro
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Incendio Pisa: cause e numero sfollati. Cosa è successo

Un incendio, probabilmente di natura dolosa, sta devastando un’area estesa sul Monte Serra in Provincia di Pisa. Il bilancio è provvisorio e al momento si stima una estensione di 600 ettari di bosco e di 700 sfollati. L’area insiste tra i Comuni di Calci e Vicopisano. Al lavoro diverse squadre di soccorritori. Insieme a molti volontari che hanno prestato e continuano a prestare assistenza alle tante persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.

Incendio Pisa, macchina dei soccorsi in azione

Le fiamme si sono iniziate a propagare intorno alle ore 22 di lunedì 25 settembre. Un incendio di vastissime proporzioni che ha reso necessario l’intervento di oltre 100 squadre anti incendio e di centinaia di volontari della Protezione Civile. Parlando ai microfoni di alcune emittenti locali il Comandante dei Vigili del Fuoco di Pisa D’Anna ha spiegato di aver ‘rischiato di perdere due squadre nello spegnimento’ durante i soccorsi.

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Incendio Pisa, Presidente Rossi dichiara ‘Stato d’emergenza’

Come anticipato sulla natura dell’incendio diverse ipotesi convergono sulla natura dolosa. Ma c’è da aggiungere che ad alimentare il rogo è stato certamente il forte vento di tramontana. Il sindaco di Calci, uno dei due Comuni più coinvolti, ha spiegato che in alcuni casi la volontà dei residenti di non lasciare le abitazioni ha complicato le operazioni di spegnimento. Il Presidente della Regione Toscana ha firmato il decreto per proclamare lo stato d’emergenza regionale nei Comuni colpiti. La Regione ha stanziato una somma di 200 mila euro per le spese di soccorso e assistenza.

Incendio Pisa, testimonianze degli sfollati

I Vigili del fuoco – ha dichiarato uno degli sfollati – sono stati i nostri angeli. Era uno scenario apocalittico e per fortuna ci hanno portato qui, in salvo’. La stessa donna ha dichiarato: ‘Spero che questo rogo sia stato provocato da una sbadataggine; perché non riesco a pensare a tanta cattiveria e a una mente tanto perversa. Ci sono interi uliveti andati distrutti e danni molto ingenti, temo anche alle abitazioni’.

Infine un’altra voce tra le persone sfollate ha commentato ‘Alle due di notte è scoppiato l’inferno. Vivevamo in un paradiso, arrivava gente da tutta la Toscana. Ora temo non ci sia più nulla; non ho neppure il coraggio di guardare verso il monte’.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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