Pensioni ultime notizie: Quota 100 con il 2,4% di deficit, si parte davvero

Pubblicato il 22 Ottobre 2018 alle 07:02 Autore: Daniele Sforza
reddito di cittadinanza

Pensioni ultime notizie: Quota 100 con il 2,4% di deficit, si parte davvero

Deficit e Quota 100, la nuova Legge di Bilancio


Sul fronte pensioni ultime notizie riportano il via libera a Quota 100 e il superamento della Fornero. L’ok al Documento di Economia e Finanza con il deficit al 2,4% è un allarme per molti economisti, ma un motivo di esultare per il governo. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha ceduto di fronte alle continue pressioni dei vertici governativi, accettando quegli 0,5 punti in più, un tempo giudicati insostenibili. Così sono state diverse le misure confermate nella serata di ieri. Oltre alla flat tax e al reddito di cittadinanza, ovviamente c’è grande spazio anche per Quota 100, con una platea prevista di 400 mila beneficiari, che dovrebbe favorire anche un ricambio generazionale a lavoro. Almeno secondo quanto ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 c’è, l’entusiasmo di Salvini e Di Maio

In un post sulla sua pagina Facebook, intitolato “La rivoluzione del buonsenso”, Salvini ha scritto quanto segue. “Tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani; diritti alla pensione per almeno 400 mila persone; e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani superando la Legge Fornero; chiusura delle cartelle di Equitalia; investimenti per scuole, famiglie, strade e Comuni; più soldi per i disabili, migliaia di assunzioni per le Forze dell’Ordine. Sono felice!”

Ancora più entusiasta Luigi Di Maio, che pubblica il risultato in una diretta su Facebook. Poi scrive: “Ce l’abbiamo fatta! Abbiamo portato a casa la #ManovraDelPopolo! Reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, superamento della Fornero, risarcimento ai truffati delle banche. Oggi è cambiata l’Italia! Siate orgogliosi di essere italiani!

LO SPECIALE SULLE PENSIONI A QUESTO LINK

Pensioni ultime notizie: Quota 100 confermata, cosa succede adesso

Con il deficit al 2,4% del Pil ci saranno i soldi per finanziare le principali misure del governo giallo-verde. Alcune di queste partiranno in una versione “mini”, come ad esempio la flat tax, per poi espandersi nei prossimi anni ed entrare a regime come nelle idee originarie dei suoi promotori. Discorso differente per Quota 100, che sarà il primo passo verso il superamento della Legge Fornero. Stando alle prime voci interesserà una platea di circa 400 mila beneficiari. Il costo della misura dovrebbe invece ammontare a 8 miliardi di euro.

Andando più nel dettaglio, non è ancora nota se l’uscita sia fissata a 62 o a 64 anni. Di certo le opzioni a oggi in piedi sono due ed entrambe penalizzanti sotto l’aspetto dell’importo dell’assegno. Da un lato la possibilità di un metodo di calcolo contributivo a partire dal 1° gennaio 1996; dall’altro una penalizzazione di 1-1,5 punti percentuali per ogni anno di anticipo. Ciò significa che il potenziale pensionando avrà libera scelta di uscire subito dal mondo del lavoro, seppur con una penalizzazione sull’assegno; oppure se proseguire nonostante il raggiungimento dei requisiti anagrafici e contributivi di Quota 100.

Buone nuove anche per chi attendeva la pensione di cittadinanza. Come ha confermato Di Maio anche questa misura sarà presente nella nuova Manovra. E consiste nell’aumento della pensione minima a 780 euro. Tutti quei pensionati che vivono sotto la soglia di povertà, e si parla di circa 4,5 milioni persone, dovrebbero vedere l’incremento del proprio assegno al minimo garantito di 780 euro a partire dal 2019.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →