Assunzioni Forze dell’Ordine 2018-2019: 10 mila posti, Salvini conferma

Pubblicato il 16 Ottobre 2018 alle 00:15 Autore: Guglielmo Sano
assunzioni forze dell'ordine

Assunzioni Forze dell’Ordine 2018-2019: 10 mila posti, Salvini conferma

Posti e requisiti, i concorsi nel 2019


L’annuncio pronunciato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini a margine della festa della Lega di qualche giorno fa assume più concretezza. “Un piano di assunzioni straordinario per le forze dell’ordine per superare anni di blocchi: 10 mila assunzioni entro il 2019”.

Inoltre, “entro un anno – sempre il vicepremier assicurava – assumeremo 1.500 vigili del fuoco, daremo al corpo più soldi e più mezzi”. In quell’occasione, Salvini precisava: “investiremo tutti i risparmi dell’accoglienza ai migranti sulle forze dell’ordine e i vigili del fuoco”. Ora, nuovi dettagli sono emersi subito dopo l’ultimo incontro sulla nota di aggiornamento al Def: per le assunzioni straordinarie dovrebbero essere messe a disposizioni risorse pari a un miliardo.

Assunzioni Forze dell’Ordine: un impegno che trova d’accordo tutto il governo

Infatti, lo stesso Salvini, dopo l’incontro di mercoledì 3 ottobre a Palazzo Chigi, in conferenza stampa ha confermato il “piano di assunzione straordinario per 10mila donne e uomini delle forze dell’ordine”. Alcune indiscrezioni riportate da più organi di stampa hanno poi riferito della soddisfazione dei leghisti per la condivisione dell’iniziativa da parte del governo nel suo complesso.

Un altro provvedimento pare essere entrato tra le priorità giallo-verdi oltre a Reddito di cittadinanza, Flat Tax e superamento della Legge Fornero. Il governo prevede di coprire le misure nel 2019 con l’investimento di 20 miliardi. Oltre a un miliardo per il piano straordinario di assunzioni, verranno stanziati 10 miliardi per il Reddito di Cittadinanza, 7 miliardi per il superamento della Legge Fornero e 2 miliardi per la Flat Tax.

“Anticipiamo e confermiamo che il rapporto deficit/PIL sarà al 2,4% nel 2019; poi calerà al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021” ha precisato il premier Conte a tal proposito. D’altra parte, migliorerà anche il rapporto debito/PIL “adesso è al 130,9% ma scenderemo sotto il 130% nel 2019 fino al 126,5% nel 2021”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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