Luca Traini condannato a 12 anni di carcere, la sentenza

Pubblicato il 4 Ottobre 2018 alle 18:39 Autore: Antonella Cariello

Luca Traini condannato a 12 anni di carcere, la sentenza

Dodici anni di reclusione per Luca Traini, il 29enne responsabile della strage del 3 febbraio scorso a Macerata. La corte d’assise di Macerata ha accolto la richiesta del pm. I giudici hanno ritenuto Traini pluriomicida, fautore di una strage (aggravata da presupposti razzisti) e detentore di porto abusivo d’arma. Nonostante il legale di Traini avesse fatto richiesta di una perizia psichiatrica per vagliare la qualità dello stato di intendere e di volere del proprio assisito (compito assolto da Massimo Picozzi), l’esito dell’esame non ha arriso alla difesa. Nessun’attenuante, dunque, per il responsabile del raid del tolentinate.

Luca Traini rigetta ogni accusa di razzismo

“Il pensiero di colpire chi potesse essere uno spacciatore, un venditore di morte era prevalente. Per questo sono stato additato di razzismo, ma ad oggi posso però affermare dal profondo del mio animo che questo termine non mi è mai appartenuto” ha dichiarato il 3 ottobre in aula Luca Traini. Ma anche queste parole non hanno persuaso i giudici, che gli hanno comminato la condanna che il 28enne potrà affrontare beneficiando dello sconto di pena. Presenti in aula, alla lettura della condanna ai 12 anni di carcere, anche alcune delle vittime della furia cieca di cui si è imbevuto Traini quel 3 febbraio.

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Le dichiarazioni del procuratore di Macerata sulla condanna

Rispetto alla pena erogata dalla corte d’assise di Macerata, il capo procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio, ha parlato del crimine di Luca Traini come “crimini d’odio commessi da persone schierate per le loro scelte ideologiche di estrema destra e di orientamento razzista”. Ha aggiunto però che “le dichiarazioni spontanee dell’imputato dimostrano che è in corso un processo di ravvedimento”. In particolare, ritiene che “non si può essere soddisfatti quando si eroga una pena, ma la Corte ha accolto tutte le richieste del nostro ufficio”.

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