Reddito di cittadinanza slitta ad aprile e durata dimezzata, le ultime notizie

Pubblicato il 28 Dicembre 2018 alle 06:19 Autore: Guglielmo Sano
Reddito di cittadinanza in legge di bilancio
Reddito di cittadinanza slitta ad aprile e durata dimezzata, le ultime notizie

Spostato l’ inizio del Reddito di cittadinanza 2019


Il reddito di cittadinanza pronto a cambiare ancora? Secondo le ultime indiscrezioni trapelate, l’ esecutivo pensa a diminuirne, innanzitutto, la durata. All’ inizio si puntava a un’ erogazione di tre anni per i cittadini in condizioni di povertà assoluta; ora, come ha dichiarato il presidente della commissione Bilancio leghista Claudio Borghi, l’ idea è quella di arrivare a 24 mesi. Tuttavia, alcuni quotidiani riferiscono di aver appreso da fonti credibili che, allo studio dei tecnici, c’è anche la possibilità di erogare l’ assegno per soli 18 mesi. In pratica, la misura risulterebbe dimezzata rispetto alle previsioni iniziali.

Reddito di cittadinanza: il nodo delle risorse

Lo scoglio da superare per le riforme gialloverdi è sempre lo stesso e cioè, il reperimento delle risorse. Come da Def, sono 16 i miliardi a disposizione per Reddito di cittadinanza e superamento della Fornero. Ora, in un fondo comune, solo con la manovra se ne conoscerà la ripartizione. Proprio per questo motivo, oltre al dimezzamento della durata, è in ballo anche lo slittamento del “ cavallo di battaglia” pentastellato. Insomma, potrebbe partire ad aprile. In questo senso, oltre al risparmio, sarebbe messo a disposizione più tempo, i primi tre mesi dell’ anno, per avviare la riforma dei centri per l’ impiego.
D’ altra parte, pare che verrà confermato l’ importo di 780 euro da considerarsi anche come soglia di integrazione del reddito. In pratica, chi guadagna meno di tale importo, riceverà la cifra necessaria per raggiungere, appunto, i 780 euro al mese. Ciò considerando che l’ Isee del richiedente non dovrà superare i 9.300 euro al mese; inoltre, nel caso in cui si possegga una casa di proprietà verranno percepiti tra i 280 e i 380 euro in meno, a seconda del numero dei componenti della famiglia. Bisognerà impegnarsi anche in un percorso di formazione per ricevere il reddito e non si potranno rifiutare più di 3 offerte di lavoro “ congrue”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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