Pensioni ultime notizie: Quota 100 con 25% di pensione in meno. I paletti

Pubblicato il 20 Ottobre 2018 alle 00:16 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie: Quota 100 con assegno ridotto del 25%

Pensioni ultime notizie: Quota 100 con 25% di pensione in meno. I paletti

Tagli pensioni Quota 100, quanto si perde al netto?


Sul fronte pensioni ultime notizie analizziamo nel dettaglio Quota 100. E in particolare la sua convenienza sui potenziali beneficiari. Possiamo dire fin da subito che quota 100 non converrà a tutti, perché nonostante la misura sarà senza paletti, una penalizzazione ci sarà. E riguarderà l’assegno, che potrebbe subire una riduzione di un quarto.

Praticamente, prima si va in pensione, più basso potrebbe essere l’importo dell’assegno. In questo caso meglio tutelarsi con una pensione integrativa o provare con il riscatto degli anni di laurea. Diverse soluzioni sono allo studio del governo per rendere Quota 100 meno “palettizzata” possibile, ma l’impressione è che solo un ristretto gruppo di pensionandi potrà beneficiarne davvero.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, assegno ridotto del 25%

Secondo uno studio condotto da Progetica per L’Economia del Corriere della Sera, infatti, solo chi ha iniziato a lavorare fra i 22 e i 26 anni potrà beneficiare davvero di Quota 100. La misura, che ricordiamo avere come limite anagrafico-contributivo quello corrispondente a 62-38, penalizzerà invece chi ha avuto carriere discontinue, fenomeno sempre più frequente nel mercato del lavoro attuale, ma anche i precoci, che continueranno a raggiungere prima i requisiti per la pensione anticipata.

Dunque, a trarre vantaggio dalla misura previdenziale saranno i soggetti che hanno iniziato a lavorare nella fascia d’età 22-26 anni, ma che hanno avuto anche continuità di carriera. Il vantaggio consisterà nell’uscire prima dal mondo del lavoro (fino a 5 anni e 6 mesi). Ma non va dimenticato un grande svantaggio, che è quello economico. Con l’assegno che subirà una riduzione di un quarto, ovvero fino al 25%. In breve: si esce prima sfruttando Quota 100? L’importo dell’assegno pensionistico sarà più basso.

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Pensioni ultime notizie: Quota 100, come funziona

Secondo l’indagine, nulla cambierà per chi ha iniziato a lavorare molto presto, che raggiungeranno i requisiti per la pensione anticipata grazie ai contributi versati. Chi invece ha iniziato a lavorare sui 30 anni ci saranno dei benefici poco più che scarsi, con possibilità di uscire prima fino a un massimo di 2 anni; ma anche chi ha avuto carriere discontinue, e si parla soprattutto di donne e lavoratori precari, non trarrà enormi benefici dalla misura. L’uscita fino a 5 anni e 6 mesi prima, come scritto sopra, arriverà solo per chi ha iniziato a lavorare tra i 22 e i 26 anni. Ma la bilancia penderà più dalla parte del tempo che da quella del denaro.

“Per chi potrebbe continuare a lavorare il rovescio della medaglia dell’andare prima in pensione è quello di versare meno contributi”, spiega Progetica. La conseguenza? “Avere una pensione più bassa a causa dei meccanismi di calcolo basati sulla speranza di vita”. Ed è così che, facendo un esempio pratico, un 30ene che ha iniziato a lavorare 26 anni potrà uscire fino a 5 anni e mezzo prima, ma il suo assegno pensionistico si ridurrà di un quarto. Tuttavia il quotidiano milanese precisa anche che le simulazioni dello studio vanno a ipotizzare una carriera senza buchi contributivi, uno scenario oggi non molto frequente. Il suggerimento è dunque quello di appoggiarsi a una pensione integrativa per evitare la riduzione del proprio tenore di vita. Oppure di continuare a lavorare. Perché Quota 100 sarà solo una soluzione facoltativa di pensione anticipata per chi vuole uscire prima. Ma bisognerà innanzitutto valutarne attentamente pro e contro.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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