Verso le amministrative: Alessandria

Pubblicato il 20 Aprile 2012 alle 15:36 Autore: Matteo Patané
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Ad oggi, tuttavia, la situazione è molto differente.
Rispetto al 2007 il panorama politico si presenta estremamente più frammentato, con ben sedici candidati e trentaquattro liste in loro sostegno: una vera e propria babele che renderà arduo per qualsiasi candidato di qualsiasi area ripetere i numeri del 2007, generando una diffusa frammentazione del voto e rendendo probabilmente necessario l’approdo al turno di ballottaggio.
Il centrosinistra rispetto al 2007 perde l’area di sinistra radicale e la persona stessa di Mara Scagni, che dopo aver lasciato il PD tenterà nuovamente la corsa alla poltrona di sindaco con una lista civica. Inoltre l’ApI di Rutelli si presenterà alla corsa con un proprio candidato, Gianni Vignuolo.
Se il centrosinistra soffre di alcune defezioni, il centrodestra monolitico del 2007 si presenta completamente lacerato in una miriade di formazioni e di candidati. L’UdC sosterrà Barosini, evidenziando come anche all’interno del Terzo Polo non vi sia una reale unità nel capoluogo piemontese. La vera spaccatura è però quella tra PdL e Lega Nord, che correranno divise per lo meno al primo turno. Il partito di Alfano sosterrà infatti la ricandidatura di Fabbio, supportato da una costellazione di partiti minori e liste civiche di area centrodestra; corsa in solitaria invece per la Lega, che proporrà il volto di Roberto Sarti.
All’interno di questo panorama così spezzettato fa il proprio prepotente ingresso il MoVimento 5 Stelle con la candidatura di Angelo Malerba. I grillini hanno buone possibilità di replicare e addirittura incrementare i pur ottimi risultati delle amministrative 2011, approfittando della scarsa credibilità a livello nazionale delle altre formazioni politiche e in particolare – al nord – della crisi della Lega.

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Anche il clima politico generale è ben differente da quello del 2007.
A livello nazionale è ora il centrodestra ad annaspare in difficoltà, con il PdL in crisi per un sostegno al Governo Monti mal digerito da una cospicua parte del proprio elettorato ed una Lega Nord squassata dagli scandali finanziari. Né Fabbio pare poter fare appello su fattori locali per conservare la carica di sindaco: i cinque anni della sua amministrazione sono stati caratterizzati da un progressivo dissesto delle casse comunali fino a sfiorare il default ed il commissariamento, il tutto inframezzato da scandali finanziari in particolar modo legati al settore della sanità.

Appare quindi in generale piuttosto difficile per il centrodestra riuscire a confermarsi alla guida del Comune: secondo le ultime rilevazioni, relative ad un sondaggio CAWI condotto da Epoke per www.alessandrianews.it il 2 aprile Rita Rossa, candidato del centrosinistra, sarebbe in vantaggio di circa una ventina di punti su Fabbio. Anche sommando i suoi voti a quelli del candidato leghista e a quelli del candidato UdC non si arriverebbe al 40%: la perdita secca per il centrodestra si attesterebbe quindi intorno al 25%.
È da tenere sott’occhio il risultato del candidato del MoVimento 5 Stelle, dato poco sotto il 10%, e del progressista Parise, i cui voti potrebbero essere determinanti per la vittoria di Rita Rossa al secondo turno.

Sondaggio Epoke 2 aprile 2012

È da notare che a circa un mese dal voto vi sia ancora il 46% del campione che non esprime una preferenza, e che il 30% sia comunque intenzionato a recarsi alle urne.
Sebbene il vantaggio del centrosinistra appaia quindi consistente, anche se non in grado di chiudere le elezioni al primo turno, la partita risulta ancora piuttosto aperta.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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