TFR e TFS: stipendi inferiori penalizzano il calcolo. La sentenza

Pubblicato il 8 Novembre 2018 alle 10:32 Autore: Daniele Sforza
Tfr e Tfs stipendi inferiori

TFR e TFS: stipendi inferiori penalizzano il calcolo. La sentenza.

Il calcolo del Tfr e del Tfs può essere penalizzato dal meccanismo di neutralizzazione riguardante le retribuzioni inferiori godute prima del pensionamento. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 28025/2018, ha chiarito la questione della sterilizzazione degli stipendi inferiori percepiti prima dell’accesso alla pensione per un lasso di tempo ammontante a 10 anni. Il caso riguardava una lavoratrice dipendente che era uscita nel 2007 con la pensione di anzianità e che nel 2011 aveva richiesto la riliquidazione del trattamento pensionistico calcolata con riferimento alla neutralizzazione dei periodi di percezione di stipendi inferiori negli ultimi 10 anni accreditati. La richiesta della pensionata è stata così respinta dalla Corte di Cassazione.

Tfr e Tfs: neutralizzazione stipendio inferiore, quando agisce

Per fare un po’ di chiarezza sul tema, bisogna guardare indietro, a un’altra sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, la n. 25956 del 31 ottobre 2017. Qui si stabilisce che, relativamente alle pensioni di anzianità, la contribuzione percepita dopo il perfezionamento del requisito minimo contributivo non può indebolire il trattamento pensionistico già maturato. Tuttavia questa neutralizzazione non si può applicare ai periodi contributivi che determinano i requisiti ai fini dell’accesso alla pensione.

Tale sentenza non riguarda il recente caso trattato dalla Consulta, ma è utile per capire come funziona e quando è applicabile il meccanismo di neutralizzazione. Il che ci porta alla sentenza sopraccitata, laddove la signora, come riferisce PensioniOggi, vantava 35 anni di versamenti, dei quali gli ultimi 7 anni e 3 mesi provenienti dal lavoro domestico. I versamenti referenti a quest’ultimo periodo avevano di fatto svalutato la retribuzione media utile al calcolo della pensione. Episodio che aveva portato la pensionata a richiedere la riliquidazione del trattamento pensionistico applicando il meccanismo della neutralizzazione sugli anni di contribuzione non più utili ai fini del raggiungimento della pensione di vecchiaia.

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Neutralizzazione retribuzioni inferiori: entro quanto tempo

In un primo momento la richiesta è stata respinta per due motivi. Il primo riguardava il lasso temporale del meccanismo di neutralizzazione, che avrebbe potuto agire su non più di 5 anni. In secondo luogo il requisito contributivo per la maturazione della pensione sarebbe mancato a fronte dei 1.820 settimane di contribuzione definiti per il diritto alla pensione di anzianità non raggiunti (il calcolo si sarebbe fermato a 1.643). Ma l’errore della Corte d’Appello consisteva nell’aver considerato il requisito per la pensione di anzianità e non quello della pensione di vecchiaia, per la quale sono richieste 1.040 settimane di contribuzione.

I legali della signora avevano così legittimato la richiesta della signora di riliquidare il trattamento non dall’anno di accesso alla pensione (2007), ma dal momento in cui la domanda era stata presentata all’Inps (2011). L’altro dubbio che ha determinato il ricorso alla Cassazione riguarda le tempistiche, secondo i legali più ampie rispetto ai soli 5 anni enunciati dalla Corte d’Appello, questo grazie alle nuove norme introdotte dal governo Amato nel 1993 in materia di calcolo della retribuzione ai fini pensionistici.

E qui può tornare utile la sentenza del 2017 di cui abbiamo parlato all’inizio di questo articolo. Dove illegittimo risulta l’indebolimento del trattamento pensionistico causato dalle retribuzioni percepite dopo il raggiungimento del requisito pensionistico e non quello antecedente. Sotto l’aspetto normativo, tuttavia, la Cassazione si era già pronunciata con alcune sentenze differenti da quelle sopra elencata. E ha respinto il ricorso per via del nuovo sistema di calcolo del trattamento pensionistico in cui rientra il soggetto. Che prevede pertanto la possibilità di una neutralizzazione degli stipendi inferiori solo negli ultimi 5 anni (260 settimane) di contribuzione e non oltre.

Tfr e Tfs: liquidazione più bassa

Naturalmente, quanto riportato sopra agisce anche nei confronti della liquidazione del Tfr e, in misura maggiore del Tfs. Laddove stipendi inferiori portano a liquidazioni più basse, basate sul sistema di calcolo vigente. Mentre il meccanismo di neutralizzazione andrebbe ad agire proprio sugli importi di quella liquidazione, che diventerebbero così soggetti a ricalcolo e alla neutralizzazione stessa.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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