Maurizio Belpietro attacca Ettore Rosato a Dimartedì

Pubblicato il 16 Novembre 2018 alle 11:24 Autore: Gloria Frugoni
maurizio belpietro contro ettore rosato

Maurizio Belpietro attacca Ettore Rosato a Dimartedì

A Dimartedì il dibattito tra Maurizio Belpietro direttore del giornale La Verità e Ettore Rosato esponente del Pd riguardante lo scenario dell’Italia di oggi.

Ettore Rosato: lo scenario di oggi e lo spead

Alla domanda del giornalista se vale la pena vivere nello scenario italiano di oggi Ettore Rosato risponde:

“Bisogna governare questo paese, è chiaro che noi facciamo il tifo per l’Italia, siamo preoccupati di quello che vediamo perché lo spread che non è una malattia ma è semplicemente frutto delle dichiarazioni. Non dei fatti perché di fatti non ce ne sono, ci sono solo dichiarazioni di Di Maio e di Salvini. C’è costato un miliardo e mezzo in quest’anno nel 2018, ci costerà 5 miliardi nel 2019. Soldi che potevano essere utilizzati per fare cose serie. Solo l’asta dei titoli di stato del mese di settembre è costata 718 milioni in più della precedente”.

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Maurizio Belpietro risponde alle dichiarazioni di Ettore Rosato

Maurizio Belpietro alle dichiarazioni di Ettore Rosato risponde. “Qui si da i numeri. Ci hanno appena spiegato che tutta questa vicenda è causata dal debito pubblico. Allora il debito pubblico nel 2011 era mille e novecento rotti miliardi oggi è 2300 miliardi. Uno si domanda, ma scusate se davvero la ragione per cui tutto ciò sta succedendo è la crescita del debito pubblico avrebbe dovuto succedere col governo Letta , col governo Renzi col governo Gentiloni perché il debito continuava a crescere.”

Maurizio Belpietro aggiunge inoltre: “Cosa voglio dire? Una cosa semplice, è evidente che qui non è l’entità del debito, sono le decisioni prese da questo governo che l’Europa non vuole. E quindi le dichiarazioni non sono quelle di Salvini o di Di Maio che possono essere anche sbagliate, a me non piacciono, ma sono soprattutto quelle di Juncker e Moscovici che ogni volta che parlano fanno crescere lo spread”.

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