Jean Paul Fitoussi: “Spread un ricatto, no alle dimissioni di Tria”

Pubblicato il 23 Novembre 2018 alle 12:06 Autore: Gloria Frugoni
Jean-Paul Fitoussi contro lo spread

Jean Paul Fitoussi: “Spread un ricatto, no alle dimissioni di Tria”

A l’Aria che tira, il programma in onda su La 7 , un collegamento con il docente di economia all’Institut d’Etudes Politiques di Parigi, Jean Paul Fitoussi .

Jean Paul Fitoussi: “Non capisco la Commissione europea”

Jean Paul Fitoussi esordisce dicendo che la Francia sta attraversando un momento difficile. Aggiunge inoltre di non capire la Commissione europea che chiede ai Paesi di avere una politica di austerità, in un momento dove la crescita rallenta.

Jean Paul Fitoussi condivide la manovra dell’economista Tria, dicendo che oggi sembra ancora più valida in quanto la crescita è bassa.

Jean Paul Fitoussi: “Lo spread è un mezzo di ricatto”

La giornalista interpella Jean Paul Fitoussi riguardo i mercati chiedendo: “Perché quel 320 di spread dai calcoli che abbiamo fatto ci costa molto? Un bel pezzo di soldi sono stati messi li  per la crescita e li buttiamo via per pagare gli interessi. Se i mercati non ci seguono in questa scommessa non rischiamo di fare tanto rumore per nulla tirare fuori un sacco di soldi senza arrivare un risultato?”

Jean Paul Fitoussi si trova perfettamente d’accordo con la giornalista e sottolinea che è quello il dilemma in cui i Paesi europei sono stati messi dalle attuali regole dell’Europa.

Secondo Jean Paul Fitoussi : “Siamo sotto la tutela dei mercati perché non abbiamo fatto un governo federale per essere sotto la tutale di un governo federale. Se ci fosse,  la Banca Centrale avrebbe comparato i titoli di stato di diversi Paesi senza che lo spread fosse avvenuto”.

Jean Paul Fitoussi attacca: “Lo spead è un mezzo di ricatto, nei confrnti dei Paesi perché loro facciano la politica voluta dall’Europa. Io a questo punto mi chiedo perché abbiamo dei governi, lasciamo la politica decisa dall’Europa e basta”.

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I consigli di Jean Paul Fitoussi a Tria

La giornalista chiede a Jean Paul Fitoussi un consiglio che vorrebbe dare al ministro Tria che si trova molto pressato da una parte dall’Italia, che chiede di portare a casa il risultato delle promesse fatte in campagna elettorale e dall’altro dall’Europa, che vuole un segnale per intervenire in suo aiuto.

Jean Paul Fituoussi risponde: “Di mantenere la sua posizione perché è un braccio di ferro. Quale sarebbe la situazione dell’Europa se l’Italia andasse veramente male? Quale sarebbe il risultato alle prossime elezioni europee? Sarebbe una catastrofe”.

In sintesi per Jean Paul Fitoussi afferma che l’Europa non può permettersi di eliminare l’Italia.

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