Visita fiscale Inps e orario medico: si può essere avvisati per telefono?

Pubblicato il 18 Marzo 2019 alle 06:44 Autore: Daniele Sforza

In merito a visita fiscale Inps ci si domanda se la reperibilità e la verifica della malattia del lavoratore possano avvenire anche per telefono. Chiariamo.

Visita fiscale Inps e orario medico: si può essere avvisati per telefono?
Visita fiscale Inps e orario medico: si può essere avvisati per telefono?

Avviso telefonico visita fiscale Inps


I lavoratori dipendenti pubblici e privati che si assentano dal lavoro causa malattia sono soggetti a visita fiscale Inps. A seconda del tipo di lavoratore (pubblico o privato), questi è tenuto a rispettare determinate fasce orarie di reperibilità. Questo vale per tutto il periodo della malattia, anche nei giorni festivi e durante i weekend. La reperibilità deve essere totale: il medico fiscale deve giungere al domicilio indicato e non avere difficoltà a trovare il lavoratore. Deve esserci quindi il nome sul citofono e quest’ultimo come il campanello, devono funzionare. Compito di verificare il loro funzionamento è esclusivamente del lavoratore, che dovrà dunque mettere il medico fiscale in condizione di farsi trovare facilmente.

Al di là della visita fisica del medico fiscale, ci si pone un’altra legittima domanda. Il datore di lavoro può chiamare il lavoratore in qualunque ora o nelle fasce di reperibilità per verificare che sia realmente malato?

Orario reperibilità scaduto: cosa si può fare

Visita fiscale Inps: reperibilità telefonica è permessa?

Ricordiamo innanzitutto che la visita fiscale Inps può essere inviata dal datore di lavoro e dall’Inps sin dal primo giorno di malattia. La visita fiscale può essere ripetuta anche più volte nel corso del periodo di malattia e perfino nella stessa giornata. Questa reiterazione è spesso indirizzata verso i soggetti potenzialmente a rischio. Ovvero coloro i quali hanno già una condotta ricca di assenze strategiche, magari a ridosso proprio dei weekend e dei giorni festivi.

Un datore di lavoro che aspetta solo di cogliere in fallo il dipendente (spesso) malato ha comunque diversi strumenti a disposizione per effettuare l’eventuale attività di monitoraggio.

La visita fiscale Inps, ad esempio, è solo uno di questi. Ma può perfino assumere un investigatore per verificare se il dipendente sia realmente malato e non, ad esempio, svolga un secondo lavoro, o si faccia una vacanza. Ma tra tutti questi strumenti non va citato il telefono. Chiamare il proprio lavoratore per avere un’ulteriore verifica di reperibilità non è consentito. O meglio: il lavoratore è liberissimo di non rispondere.

In breve, il datore di lavoro può chiamare a casa del lavoratore, e quest’ultimo può non rispondere. Ciò è valido sia negli orari di reperibilità, sia sempre. Va infatti ricordato che nessun datore di lavoro, eccezion fatta per contratti ad hoc, è tenuto a chiamare il proprio lavoratore in orari extra-lavorativi e quest’ultimo è dunque libero di non rispondere. A maggior ragione durante il periodo di malattia.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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