Patrimoniale Italia 2019: no imposte sui conti. Cgia: “Una quindicina”

Pubblicato il 27 Novembre 2018 alle 14:00 Autore: Giuseppe Spadaro
Patrimoniale Italia 2019: no imposte sui conti. Cgia: "Una quindicina"
Patrimoniale Italia 2019: no imposte sui conti. Cgia: “Una quindicina”

Ciclicamente torna nel nostro Paese il discorso relativo al rischio di una patrimoniale. Dell’argomento siamo tornati a parlare recentemente in questo articolo. E sul tema si registrano i primi interventi. Infatti a schierarsi apertamente contro tale eventualità è la CGIA di Mestre che ha evidenziato, numeri alla mano, quanto già i cittadini siano gravati da varie tasse che negli anni sono aumentate esponenzialmente.

Patrimoniale Italia 2019, Zabeo (Cgia): “Subito una stangata”

L’associazione si è apertamente detta contraria alla possibilità di una patrimoniale.

Ad intervenire in prima persona è stato il coordinatore dell’ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo. “Sono già una quindicina le imposte patrimoniali che gli italiani sono costretti a pagare ogni anno. Nel 2017, ad esempio, tra l’Imu, la Tasi, l’imposta di bollo, il bollo auto, etc., abbiamo versato al fisco 45,7 miliardi di euro. Rispetto al 1990, il gettito riconducibile alle imposte di possesso sui nostri beni mobili, immobili e sugli investimenti finanziari in termini nominali è aumentato del 400 per cento, mentre l’inflazione è cresciuta del 90 per cento. In buona sostanza, in oltre 25 anni abbiamo subito una vera e propria stangata”.

Quasi il 50% del gettito complessivo (21,8 miliardi di euro) è riferito all’applicazione dell’Imu/Tasi sulle seconde/terze case, sui capannoni, sui negozi e sulle botteghe artigiane.

Patrimoniale Italia 2019, quali sono le imposte patrimoniali

Il segretario della CGIA di Mestre Renato Mason ha però aggiunto una notizia di segno positivo. Il gettito delle imposte patrimoniali è leggermente in calo se si prendono in considerazione gli ultimi anni. “Dal 2016, infatti, le famiglie e le imprese beneficiano dell’abolizione della Tasi sulla prima casa, dell’Imu agricola e dell’Imu sugli imbullonati. Queste misure, approvate dall’allora governo Renzi, ci hanno permesso di risparmiare poco più di 4 miliardi di euro all’anno. Una leggera boccata d’ossigeno che, comunque, risulta essere ancora insufficiente visto che l’incidenza del prelievo sul Pil è ascrivibile alle patrimoniali è al 2,7 per cento”.

Dunque quali sono le imposte patrimoniali prese in considerazione nel periodo tra il 1990 ed il 2017?

1) Imposta di registro e sostitutiva; 2) Imposte di bollo; 3) Imposta ipotecaria; 4) Diritti catastali; 5) Ici/Imu/Tasi; 6) Bollo auto; 7) Canone Radio Tv; 8) Imposta su imbarcazioni e aeromobili; 9) Imposta sulle transazioni finanziarie; 10) Imposta sul patrimonio netto delle imprese; 11) Imposte sulle successioni e donazioni; 12) Imposta straordinaria sugli immobili; 13) Imposta straordinaria sui depositi; 14) Imposta sui beni di lusso.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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