Pensioni ultime notizie: Quota 100 Lega, Durigon contro Brambilla

Pubblicato il 24 Gennaio 2019 alle 06:26 Autore: Daniele Sforza

Sulle pensioni ultime notizie riguardano le smentite su Quota 104. Resterà Quota 100 e non ci sarà nessuno slittamento. Ne ha parlato Claudio Durigon.

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Pensioni ultime notizie: Quota 100 Lega, Durigon contro Brambilla

Scontro Durigon Brambilla sulla Quota 100


Non ci sarà nessuna Quota 104. Dopo la smentita di Salvini, arriva anche quella del sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon. L’ipotesi di Alberto Brambilla, economista vicina alla Lega, non ha infatti trovato i consensi né, come possiamo immaginare, tra i diretti beneficiari della misura, né tra i leghisti stessi. Quota 100 non si sposterà in avanti, ha spiegato Durigon. “Chi avrà 62 anni di età e 38 anni di contributi il prossimo anno potrà andare in pensione”.

Pensioni ultime notizie: nessuna Quota 104

La proposta di Brambilla prevedeva infatti che potessero sfruttare la prima finestra di uscita 2019 solo coloro i quali avessero maturati i requisiti richiesti e sopra riportati da almeno 2 anni al 31 dicembre 2018. Ciò stava a significa che solo chi alla fine di quest’anno avesse maturato 64 anni di età e 40 anni di contributi poteva usufruire della possibilità data da Quota 100. Anzi, Quota 104.

“Nessun taglio su Quota 100”, ha affermato Durigon. “La norma su Quota 100 va secondo i piani, non c’è nessun paletto che la sposti in avanti. Non abbiamo intenzione di penalizzare nessuno e andiamo avanti per la nostra strada. Vogliamo svuotare il bacino formatosi negli ultimi 7 anni”.

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Pensioni ultime notizie: età pensionabile, novità 2019

Novità anche sul fronte dell’età pensionabile. Il prossimo anno, infatti, si potrà continuare a usufruire della pensione anticipata alla stessa età del 2018, ovvero 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Non scatterà dunque l’incremento previsto dal meccanismo che lega l’età pensionabile all’aspettativa di vita. Dovrebbe invece esserci una finestra trimestrale, quindi al massimo 3 mesi di attesa prima dell’uscita, arrivando così a 43 anni e 1 mese di contributi. Il congelamento dell’età pensionabile sarà anche per i lavoratori precoci, che potranno continuare ad andare in pensione a 41 anni. Nessun blocco è invece previsto per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Mentre su Ape social e Opzione Donna la volontà resta quella di prorogarle per altri 12, presumibilmente tramite apposito emendamento alla Manovra.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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