Conto corrente: addebiti non autorizzati in estratto, come difendersi

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:23 Autore: Daniele Sforza

Come comportarsi con gli addebiti non autorizzati che individuiamo sull’estratto del conto corrente? Ecco cosa sapere e le procedure previste.

Conto corrente addebiti non autorizzati
Conto corrente: addebiti non autorizzati in estratto, come difendersi

Addebiti conto corrente, come evitare truffe


Quando consultiamo l’estratto del nostro conto corrente e ci accorgiamo che qualcosa non va non si può certamente restare con le mani in mano. Ad esempio, individuiamo dei movimenti sospetti o comunque non commissionati; parimenti, ci accorgiamo di addebiti non autorizzati. Insomma, cosa sta succedendo? Qualcuno ci ha truffato, ha messo le mani sul nostro conto, ha sottratto delle somme, rilevanti o meno che siano. Oppure la banca ha applicato delle commissioni che non avrebbe dovuto. La prima cosa, soprattutto in quest’ultimo caso, è cercare spiegazioni. Tentare di capire se si tratta di una truffa, oppure di ricordare quali siano stati gli ultimi accordi con l’istituto. Ma poi qual è la procedura esatta da seguire per provare a farsi restituire quei soldi indebitamente sottratti o per contestare l’estratto conto periodico?

Conto corrente: addebiti non autorizzati, come procedere

Generalmente oggi le banche offrono dei sistemi di sicurezza avanzati che cercano di tutelare e proteggere i conti dei propri clienti. Lo strumento più comune è il classico servizio informativo via Sms, che di fatto informa il cliente quando effettua un movimento bancario.

Questo servizio è decisamente comodo perché mette al corrente il titolare del conto in tempo reale di un eventuale addebito, o acquisto fatto tramite carta di credito, o prelievo. Ciò significa che qualora noi non abbiamo operato in alcun modo sul conto, ma ci viene inviato un sms che ci informa di un addebito di 300 euro (a titolo di esempio) per l’acquisto di uno smartphone, allora ci viene data anche la possibilità di chiamare la banca e agire per bloccare subito la carta.

Dopo questa operazione ci si dovrà recare presso la stazione di Polizia o di Carabinieri più vicina per denunciare il fatto. Con la denuncia ci si può poi recare in banca e provare a farsi restituire i soldi, ma questo sarà davvero difficile, soprattutto se ci è arrivato l’sms che ci ha avvisato della cosa. Infatti, come segnala anche La Legge Per Tutti, la banca dovrà restituire i soldi solamente se non riesce a dimostrare che ha adoperato tutti gli accorgimenti tecnici possibili per salvaguardare la sicurezza del conto.

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Conto corrente: come contestare l’estratto conto

Quando riceviamo l’estratto conto e vediamo qualcosa che non va, come ad esempio addebiti strani da parte della banca, il titolare del conto corrente ha la possibilità di tutelarsi contestando l’estratto conto. Per questa operazione bisogna fare riferimento all’articolo 1832 del Codice Civile. “L’estratto conto trasmesso da un correntista all’altro s’intende approvato se non è contestato nel termine pattuito o in quello usuale”. Inoltre, “l’approvazione del conto non preclude il diritto di impugnarlo per errori di scritturazione o di calcolo, per omissioni o duplicazioni. L’impugnazione deve essere proposta, sotto pena di decadenza, entro sei mesi dalla data di ricezione dell’estratto conto relativo alla liquidazione di chiusura, che deve essere spedito per mezzo di raccomandata”.

La contestazione dell’estratto conto, naturalmente, deve essere specifica e chiara in ogni suo punto. Non contestare un estratto conto significa accettarlo così com’è, ma solo in alcuni casi è possibile agire anche dopo la scadenza dei termini. Ovvero, nell’eventualità in cui la banca abbia applicato commissioni o tassi di interesse illeciti.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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