Carta di credito e noleggio auto, come farlo senza e limiti

Pubblicato il 7 Dicembre 2018 alle 23:35 Autore: Guglielmo Sano
Carta di credito e noleggio auto, come farlo senza e limiti

Carta di credito e noleggio auto, come farlo senza e limiti

È possibile noleggiare un’auto senza avere una carta di credito e, quindi, un conto in banca? In generale, non è molto semplice trovare una società di noleggio che offre modalità di pagamento diverse. Tuttavia, col tempo anche quello con carta bancomat e carta prepagata si sta diffondendo sempre più. La modalità di pagamento meno diffusa restano i contanti; quando si vuole pagare cash, le società di noleggio aumentano anche l’entità del deposito cauzionale e, inoltre, pretendono la sottoscrizione di una copertura assicurativa.

Carta di credito: sottoscrivere un’assicurazione

Infatti, quando si noleggia un’auto è necessario versare un deposito cauzionale; in pratica, bisogna lasciare una somma di denaro a garanzia degli eventuali danni che si potrebbero causare all’autovettura o dell’eventuale mancato pagamento del servizio ottenuto. D’altra parte, di norma, una volta restituita l’auto e pagata la tariffa relativa al periodo in cui si è utilizzata, la somma depositata verrà restituita. Il problema è che nella stragrande maggioranza dei casi si richiede il versamento del deposito tramite un conto bancario, dunque, attraverso una carta di credito. Tuttavia, questo ostacolo si può aggirare facilmente sottoscrivendo una copertura assicurativa in occasione del noleggio: ciò non dovrebbe rendere necessario anche il versamento della cauzione.

Carta di credito: anche bancomat o prepagata

Alcune società permettono di pagare il deposito cauzionale anche con una carta di debito, per capirci una carta Bancomat, oppure con una carta prepagata. Entrambe le tipologie di carta, il Bancomat e la prepagata, in poche parole, possono essere utilizzate quasi in tutto e per tutto come le carte di credito; esiste, però, una differenza fondamentale tra Bancomat, prepagata e quest’ultima: il tetto di spesa – per così dire – viene fissato dal denaro che il proprietario ha, appunto, a disposizione sul conto o sulla carta stessa.

Invece, con le carte di credito si dispone di una linea di credito fissata al momento dell’apertura del conto; la cifra che si può spendere di volta in volta per i propri acquisti è garantita fino a un massimo indipendentemente dal denaro che in quel momento si possiede sul proprio conto, insomma. Quanto speso poi si restituisce o entro la metà del mese successivo all’acquisto (carte con credito a saldo) o in una serie di rate (carte revolving).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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