Costi nascosti Tim, Wind e Vodafone: quali sono e quanto si paga

Pubblicato il 21 Dicembre 2018 alle 16:08 Autore: Guglielmo Sano
Costi nascosti Tim, Wind e Vodafone: quali sono e quanto si paga
Costi nascosti Tim, Wind e Vodafone: quali sono e quanto si paga

I costi “nascosti” sono un vero e proprio incubo dei clienti degli operatori telefonici. Infatti, non è raro che anche ai più attenti risparmiatori sfuggano delle voci a pagamento “occulte” – molto frequenti – nei contratti di telefonia, mobile o fissa che sia.

Costi nascosti: tutto incluso oppure no?

Di solito è più facile individuare i costi “nascosti” nelle bollette relative ai contratti della telefonia fissa. D’altra parte, nella maggior parte di casi il servizio telefonico domestico è a consumo, insomma, si paga a seconda dell’uso che se ne fa in base alla propria tariffa. Senza contare che la fattura arriva per posta – anche elettronica – quindi è molto più semplice controllare le varie voci di pagamento. Tuttavia, avere un telefono fisso non è più fondamentale come un tempo a differenza del possesso di un cellulare o, ancora meglio, di uno smartphone, ormai praticamente imprescindibile per chiunque.

Ecco, allora, che bisogna orientarsi tra le varie offerte degli operatori telefonici valutando quale sia la più conveniente per le proprie esigenze. La maggior parte degli utenti ne sceglie una “all inclusive”, cioè si paga un importo fisso ogni mese per chiamate e internet ed eventualmente per sms e lo stesso smartphone. Detto ciò, può succedere di pagare un importo superiore a quello che si pensava. Tra l’altro, capita di accorgersene solo controllando l’estratto conto della carta usata per sottoscrivere l’offerta. Questo perché non viene inviata una vera e propria fattura in occasione del pagamento ma questo avviene comunemente tramite addebito automatico.

Costi nascosti: controllare il piano tariffario

Tra i servizi che, per dire così, riservano brutte sorprese ai clienti degli operatori telefonici i vari “ChiamaOra”, “Ti ho cercato” e via discorrendo. Questi prevedono l’invio di un messaggio con il numero di chi ha provato a telefonare mentre si era irraggiungibili. Spesso è un servizio gratuito ma non sempre. Stessa cosa per quanto riguarda la segreteria telefonica. Alcune volte lasciare un messaggio, anche per errore, costa. Anche chiamare il numero che serve a controllare il credito residuo potrebbe avere dei costi. Detto ciò, ancora più insidiose in questo senso le soglie di navigazione, anche in tethering (quando si usa il cellulare come modem): superandole ci si potrebbe veder addebitate delle somme consistenti. Infine, bisogna stare attenti a questi servizi perché inizialmente potrebbero essere gratuiti per poi diventare a pagamento dopo un certo periodo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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