Rimborso bollette 28 giorni: nessun accredito, tutto rimandato a marzo

Pubblicato il 24 Dicembre 2018 alle 18:43 Autore: Giuseppe Spadaro
Rimborso bollette 28 giorni nessun accredito, tutto rimandato a marzo
Rimborso bollette 28 giorni: nessun accredito, tutto rimandato a marzo

Tutto rinviato al 31 marzo 2019, almeno per ora. Il termine previsto per fine anno per il pagamento del rimborso agli utenti in funzione della fatturazione delle bollette a 28 giorni registra un punto a favore delle compagnie telefoniche. La questione riguarda appunto il fatto che queste ultime abbiano fatturato un periodo inferiore alla durata effettiva del mese. In modo da procurarsi un indebito profitto, a danno dell’utenza. Ciò ha determinato ricorsi da parte di associazioni di consumatori ed una pronuncia dell’AGCOM con obbligo di rimborso agli utenti entro il 31 dicembre 2018 (qui, un articolo relativo alle bollette luce e gas).

Rimborso bollette, punto a favore delle compagnie telefoniche

La novità consiste nel fatto che il Consiglio di Stato ha concesso una sospensiva – su richiesta delle stesse società di telecomunicazioni – delle sentenze del TAR del Lazio con cui era stato confermato l’obbligo e la data del rimborso. Già precedentemente le società si erano viste annullare le multe pari ad 1,1 milione di euro inflitte da AGCOM. L’annullamento delle multe risale al 21 novembre 2018. È rinviato al 31 marzo 2019 l’esito della seconda vicenda collegata sempre alla fatturazione ogni 28 giorni.

Rimborso bollette, prossima scadenza 31 marzo 2019

Come dicevamo in prima battuta Il TAR del Lazio si era pronunciato per l’obbligo di restituzione a favore degli utenti dei “giorni erosi illegittimamente agli utenti a seguito della fatturazione a 28 giorni delle offerte di telefonia fissa, anche di tipo convergente”.

Ricapitolando cosa ha detto il Consiglio di Stato? “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale accoglie l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospende l’esecutività del dispositivo impugnato”. L’ordinanza porta a la firma del presidente della VI sezione Sergio Santoro.

A questo punto non solo le società Telecom Italia, Vodafone, Wind e Fastweb non sono più tenute a rimborsare gli utenti entro il 31 dicembre 2018 e possono sperare di evitare pure i rimborsi.  Di seguito il testo di una parte del testo dell’ordinanza.

“Considerato che, ad un primo esame e nelle more del deposito della sentenza del Tar Lazio il prospettato danno, discendente dall’obbligo di storno (a favore di tutti i clienti, in sede di ripristino della cadenza di fatturazione mensile ed a partire dal 1 gennaio 2019) degli importi corrispondenti al numero dei giorni di disallineamento tra i due metodi cronologici di fatturazione, ben può esser mitigato lasciando la controversia ‘re adhuc integràfino al termine del 31 marzo 2019, reputato congruo in attesa del predetto deposito”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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