Targa estera e Bollo auto: quando scatta il sequestro del veicolo

Pubblicato il 23 Febbraio 2019 alle 13:40 Autore: Guglielmo Sano

Bollo auto: le stringenti modifiche al Codice della Strada in merito all’esterovestizione sono volte al contrasto dell’evasione fiscale

Targa estera e Bollo auto: quando scatta il sequestro del veicolo
Targa estera e Bollo auto: quando scatta il sequestro del veicolo

Con il Decreto Sicurezza sono state introdotte nuove regole sulle auto con targa estera circolanti sul territorio nazionale. Le stringenti modifiche al Codice della Strada in merito all’esterovestizione sono volte al contrasto dell’evasione fiscale.

Bollo auto: le modifiche al Codice della Strada

Fino all’introduzione del decreto chi risiedeva sul territorio italiano poteva circolare su un’auto con targa straniera, nonostante avesse l’obbligo di immatricolazione in Italia, e quindi evadere con facilità l’imposta di bollo; il vuoto normativo sulle targhe straniere, d’altra parte, consentiva ai “furbetti” di scansare anche le contravvenzioni in molti casi.

Dopo le modifiche all’articolo 93 del Codice della Strada, di fatto, si vieta la circolazione di veicoli con targa straniera sulle strade italiane (a meno che la targa non sia di San Marino o Vaticano). Infatti, il divieto scatta se si è residenti in Italia da più di 60 giorni (non vale per le auto in leasing di aziende straniere che non hanno sede in Italia). Tra l’altro, il decreto ha ampliato il concetto di residenza, non più da intendersi come puramente anagrafica ma anche tributaria.

Bollo auto: sanzioni molto severe

Per chi non viene trovato in regola con le nuove normativa stabilite sanzioni molto severe. Innanzitutto, è previsto il ritiro della carta di circolazione; poi se non si paga immediatamente, sul posto, la sanzione di poco meno di 500 euro scatta il sequestro del veicolo. Rimozione forzata e deposito in tal evenienza saranno a carico dell’automobilista.

Inoltre, se quest’ultimo si rifiuta di pagare, l’organo accertatore dovrà contestare anche il suo diniego ad assumere la custodia del veicolo, in sostanza, sanzione di circa 1800 euro più ritiro immediato della patente che sarà sospesa per 3 mesi. A quel punto, l’automobilista avrà a disposizione 180 giorni per far dissequestrare la propria auto; due le possibilità a disposizione: esportare la propria auto (con targa provvisoria valida per l’espatrio) o immatricolare la vettura in Italia.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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