Reddito di cittadinanza e pensioni: decretone passa al Senato, i voti

Pubblicato il 27 Febbraio 2019 alle 14:54 Autore: Guglielmo Sano

Il Senato ha dato il via libera al cosiddetto “Decretone” su Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Il provvedimento ha incontrato il sì di 149 parlamentari

Reddito di cittadinanza e pensioni: decretone passa al Senato, i voti
Reddito di cittadinanza e pensioni: decretone passa al Senato, i voti

Il Senato ha dato il via libera al cosiddetto “Decretone” su Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Il provvedimento ha incontrato il voto favorevole di 149 parlamentari. Sono stati 110 i No e 4 gli astenuti.

Reddito di cittadinanza e pensioni: la bagarre in Aula

Durante il suo intervento la Senatrice Paola Taverna del Movimento 5 Stelle ha criticato il Partito Democratico sull’introduzione del Bonus 80 euro, ora, finalmente passato alla storia grazie alla misura di matrice pentastellata. Si è scatenata a quel punto la reazione dei senatori Dem. ça Presidente del Senato Casellati ha quindi invitato l’Aula all’ordine, chiedendo alla senatrice del M5S Taverna a concludere il suo intervento senza ulteriori “provocazioni”. Anche i senatori di Forza Itali hanno successivamente movimentato i lavori del Senato. Come? Indossando dei gilet blu, tempo fa adottati sulla scia dei jeune gilet francesi, recanti la scritta “Sì lavoro, No bugie”.

Reddito di cittadinanza e pensioni: nodi da sciogliere a Montecitorio

Il passaggio a Palazzo Madama è fondamentale nel percorso verso l’introduzione di RdC e Quota 100. La scadenza per portarlo a termine è fissata al 29 febbraio prossimo venturo. Sono molte le novità introdotte. Si va dalle norme a tutela della privacy dei beneficiari e quelle anti “furbetti del divorzio” alla stretta delle regole per la concessione del Reddito agli extra-comunitari, dalla pace contributiva all’innalzamento della soglia a 45mila per il Tfs degli statali. Per l’assunzione dei Navigator sarà necessario consultare la Conferenza Stato-Regioni.

Molti nodi, però, attendono di essere sciolti nel secondo passaggio a Montecitorio: uno su tutti le risorse da stanziare per famiglie numerose e con disabili. Il problema principale del governo resta quello relativo alle coperture: allo studio ci sarebbero delle norme volte a garantire la pensione di cittadinanza ad anziani con disabilità grave, oltre alla revisione della scala di equivalenza per i disabili gravi; alle mamme con figli disabili gravi si dovrebbe permettere l’uscita anticipata dal lavoro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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