Matteo Salvini telefona a Berlusconi “Centrodestra resta unito”

Pubblicato il 28 Febbraio 2019 alle 15:52 Autore: Camilla Ferrandi

Matteo Salvini telefona a Berlusconi: Un malinteso, solo un malinteso. “Silvio, ti assicuro che mi hanno attribuito frasi che non ho mai detto”

Matteo Salvini telefona a Berlusconi "Centrodestra resta unito"

Matteo Salvini telefona a Berlusconi “Centrodestra resta unito”

Un malinteso, solo un malinteso. “Silvio, ti assicuro che mi hanno attribuito frasi che non ho mai detto” racconta Salvini a Berlusconi, stando ad un retroscena de La Stampa. “Sto andando a Cagliari e chiarirò tutto” rassicura.

Ma cosa è successo? Nei giorni scorsi il Cavaliere, dai giornali, tv e radio, amareggiato apprendeva che il leader della Lega non voleva più sentir parlare di vecchie alleanze.

Matteo Salvini a Berlusconi “mai detto mai più con il centrodestra”

“Mai più con il centrodestra” è questa la frase attribuita a Salvini che ha fatto andare su tutte le furie Berlusconi. Ma come, proprio adesso che le regionali abruzzesi e sarde hanno affermato la supremazia del centrodestra a scapito dei cinquestelle. Nonché l’indubbia prevalenza della Lega sugli altri partiti del cdx, insufficiente però, da sola, alla conquista della maggioranza. E, infatti, il ministro degli Interni telefona subito al Cavaliere, scongiurando ogni pericolo di dissapori tra le due formazioni politiche: “Mai detto mai più con il centrodestra”.

“Si è trattato di interviste inventate, di virgolette in prima pagina di cose che non dico” ammonisce Salvini durante la conferenza stampa post vittoria di Solinas a Cagliari, come promesso a Berlusconi. “Ci tengo a dire che a livello locale ci sono ottimi rapporti con Forza Italia. A livello nazionale ci sono ottimi rapporti con alcuni esponenti di Forza Italia. Altri peccano di arroganza e supponenza e non sono miei interlocutori” conclude il vicepremier leghista.

Matteo Salvini a Berlusconi “interviste inventate, pensiamo alle prossime elezioni”

Salvo, dunque, il rapporto con il leader azzurro. Il che basta, al di là degli screzi con alcuni esponenti di FI.

“Pensiamo invece alle prossime elezioni regionali in Basilicata e in Piemonte” continua la telefonata Salvini. “E poi c’è un problema in Abruzzo – ancora il leghista a Berlusconi – Lì i miei non riescono a chiudere un accordo per la formazione della giunta. Non viene riconosciuto alla Lega il 27 per cento che abbiamo ottenuto”.

Vi è anche un altro dato politico non trascurabile che spiega la necessità di mantenere distesi i rapporti tra Lega e Forza Italia. Due giorni fa, il centrodestra è andato sotto con la maggioranza in Lombardia.

Matteo Salvini telefona a Berlusconi: sotto la maggioranza in Lombardia

Doveva essere un semplice voto, segreto su richiesta del Pd, su un documento riguardante i mutamenti climatici, al margine di una seduta del consiglio regionale dedicata a questo tema. E invece si è trasformato in un inciampo della maggioranza che regge la giunta Fontana.

La risoluzione illustrata dal presidente della commissione Ambiente Riccardo Pase (Lega) raccoglieva 33 sì, 40 no e un’astensione. La maggioranza andava sotto, il documento non veniva approvato e iniziavano i dissapori interni: “Sono stati quelli di Forza Italia come reazione alle parole del leader leghista Matteo Salvini ‘mai più col centrodestra’” accusavano i leghisti, riprendendo le parole “mai dette” da Salvini riportate sui titoli dei quotidiani nei giorni scorsi.
“No, a votare contro sono stati almeno sette leghisti, due dei gruppi minori e probabilmente tre azzurri” si difendevano gli azzurri.

Questa digressione solo per mostrare quanto, per la Lega, sia ancora importate mantenere un buon rapporto con le altre forze del centrodestra. Prima fra tutte, Forza Italia. Almeno per evitare scontri locali che potrebbero avere riscontri molto negativi a livello nazionale.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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