Pensioni ultima ora: Quota 100, 123 mila domande. Aggiornati i dati Inps

Pubblicato il 24 Aprile 2019 alle 16:48 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: sulla base delle domande Quota 100 giunte all’Inps sinora parte delle risorse stanziate potrebbe non essere utilizzate. Commento Cgil

Pensione anticipata a 59 anni con Quota 100: requisiti e come usare lo scivolo
Pensioni ultima ora: Quota 100, 123 mila domande. Aggiornati i dati Inps

Pensioni ultima ora: l’Inps man mano sta diffondendo il numero di richieste ricevute per Quota 100. L’ultimo aggiornamento riporta il dato del 23 aprile 2019 alle ore 17: il numero di richieste pervenute – sino a quella data – all’Istituto è 122.899.

Pensioni ultima ora, chi ha fatto richiesta per Quota 100

Del totale dei richiedenti sono 90.580 le domande inviate da lavoratori uomini e 32.309 il totale delle richieste avanzate da lavoratrici di sesso femminile. Dal punto di vista dell’età vengono suddivisi in tre classi di età a partire dai 62 anni ovvero il requisito minimo come età per rientrare in Quota 100. Ecco la composizione numerica per classi di età.

Fino a 63 Anni di Età42.307
Da 63 A 65 Anni di Età55.880
Oltre 65 Anni di Età24.702

Pensioni ultima ora, intervento della Cgil

All’elenco delle tante voci che hanno commentato in queste ultime settimane Quota 100 si è aggiunto l’ultimo intervento della Cgil proprio riferito al numero complessivo di domande giunto sinora per la pensione anticipata architettata e approvata dal Governo Conte per il triennio 2019-2021.

Dal sindacato giunge la proposta di destinare le risorse che potrebbero avanzare rispetto alle cifre stanziate in maniera diversa.

LO SPECIALE SULLE PENSIONI A QUESTO LINK

Pensioni ultima ora, Cgil: altri interventi con risorse stanziate ma che non saranno utilizzate per Quota 100

Di seguito l’intervento del responsabile della Previdenza pubblica Cgil secondo cui Quota 100 “coinvolgerà solo un terzo delle persone previste dal governo, 325mila invece di 973mila”. Perciò si “determinerà un avanzo importante di risorse. Nel triennio per l’insieme delle misure previdenziali prese in esame non saranno utilizzati 7 miliardi e 200 milioni, dei 21 miliardi stanziati dalla legge di Bilancio”. Secondo le stime avanzate dall’esponente della Cgil ci sarà una notevole distanza tra previsioni e dato reale. Dei 3,968 miliardi di euro stanziati dal governo per il 2019 “non saranno utilizzati 1,6 miliardi”. Una cifra che sarebbe destinata a salire nei prossimi 2 anni: a 2,9 miliardi nel 2020 e a 2,6 miliardi nel 2021.

Sulla base di quanto prospettato dal responsabile della Previdenza Pubblica della Cgil Cigna secondo il segretario confederale Cgil, Roberto Ghiselli “vi è la necessità, e vi sono quindi anche le condizioni, per intervenire con altre misure, sulla base delle proposte contenute nella piattaforma che il sindacato ha presentato al governo”.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →