Tangenti Lombardia: politici coinvolti e arrestati, ecco chi sono

Pubblicato il 7 Maggio 2019 alle 14:04 Autore: Guglielmo Sano

Tangenti Lombardia: su richiesta della Dda di Milano eseguite 43 ordinanze di custodia cautelare per politici di spicco del centrodestra lombardo

Tangenti Lombardia: politici coinvolti e arrestati, ecco chi sono
Tangenti Lombardia: politici coinvolti e arrestati, ecco chi sono

Carabinieri e Guardia di Finanza, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, hanno eseguito 43 ordinanze di custodia cautelare tra Lombardia e Piemonte nel quadro di un’inchiesta su un giro di tangenti a politici, amministratori e dirigenti pubblici.

Tangenti Lombardia: Attilio Fontana “parte lesa”

I militari hanno condotto l’operazione principalmente tra Milano, Varese e Novara a seguito di alcune indagini che avrebbero scoperto un tentativo di corruzione del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana; d’altra parte, il Governatore della Lega non solo non è indagato ma è stato anche individuato come “parte lesa”.

L’episodio finito sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti vede al centro Gioacchino Caianiello, ex coordinatore di Forza Italia a Varese (tra l’altro, condannato in via definitiva per concussione nel 2017). A marzo dell’anno scorso, avrebbe proposto a Fontana una nomina a capo del settore Formazione della Regione Lombardia in cambio di alcune consulenze legali per un suo collega. Come si diceva, Fontana non è indagato, d’altra parte, non ha nemmeno denunciato il tentativo di corruzione.

Tangenti Lombardia: molti politici coinvolti

Le indagini, però, vanno molto oltre questo singolo episodio e sono arrivate a coinvolgere anche altri politici: in totale, sono 95 gli indagati a vario titolo per corruzione e associazione a delinquere (contestato a 9 indagati).

Tra questi anche il consigliere comunale vice-coordinatore regionale di Forza Italia, oltre che candidato azzurro alle Elezioni Europee nel Nord Ovest, Pietro Tatarella. Il 35enne, ora in carcere, è accusato nello specifico di aver accettato dei compensi mensili dall’imprenditore Daniele D’Alfonso – la figura “principale” del sistema corruttivo tratteggiato finora dagli investigatori – che chiedeva una mano per aggiudicarsi degli appalti sullo smaltimento dei rifiuti tra Varese e Novara. Contestata a Tatarella anche l’aggravante mafiosa visto il collegamento alla ‘Ndrangheta di alcune persone cui avrebbe trovato lavoro.

Indagato anche l’assessore alla Rigenerazione e Sviluppo Area Expo della Regione Lombardia Fabio Altitonante, noto esponente regionale di Forza Italia. Altitonante, insieme al deputato di Fi Diego Sozzani e al consigliere comunale di Busto Arsizio Carmine Gorrasi, è ai domiciliari.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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