Elezioni europee 2019: Emma Bonino candidata a presidente di Commissione

Pubblicato il 10 Maggio 2019 alle 16:27 Autore: Emilia Missione

L’ex ministro degli esteri è l’unica italiana tra gli spitzenkandidaten delle prossime elezioni europee. Con lei, per Alde, Verhofstadt e Vesteger

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Elezioni europee 2019: Emma Bonino candidata a presidente di Commissione

Il suo nome era stato da tempo inserito nella rosa dei 7 candidati alla presidenza della Commissione per Alde, i liberali del Parlamento europeo. Ma ora è lo stesso cofondatore di +Europa, Benedetto Della Vedova, a ricordare che “Chi vota +Europa, vota per eleggere Emma Bonino alla presidenza della Commissione europea“.

Elezioni europee 2019: il sistema degli spitzenkandidaten

Già ministro degli Esteri nel governo Letta e commissario europeo per gli aiuti umanitari, tra il 1995 e il 1999, Emma Bonino è ufficialmente tra gli spitzenkandidaten delle prossime elezioni europee.

Il termine, che letteralmente si traduce come “candidato guida“, indica quelle personalità di punta che ciascun partito europeo riconosce come propri candidati alla guida della Commissione europea.

Secondo quanto stabilito dai trattati, infatti, il presidente della Commissione europea, l’organo esecutivo dell’Unione, viene nominato dal Consiglio europeo, sulla scorta dei risultati elettorali. La nomina deve poi essere confermata dal voto del Parlamento europeo.

A partire dalle ultime elezioni, però, grazie ad un accordo tra i leader europei, le istituzioni comunitarie e i gruppi politici, ciascun partito prima del voto ha indicato ai suoi elettori il suo candidato presidente. Questo nel tentativo sia di avvicinare l’organo esecutivo dell’Unione ai cittadini europei, sia di rafforzare l’investitura democratica del suo presidente.

Elezioni europee 2019: i candidati dei liberali

Ufficialmente la leader radicale italiana è la spitzenkandidat di Alde, il partito dell’alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa guidato dall’ex primo ministro belga Guy Verhofstadt.

Tuttavia è ormai certo che dopo il voto del 26 maggio lo schieramento, nato nel 2004, si scioglierà per confluire in un nuovo gruppo parlamentare insieme al partito del presidente francese Emmanuel Macron. L’obiettivo è creare una nuova formazione centrista, e dichiaratamente europeista, che possa fare da ago della bilancia nell’equilibrio tra popolari e socialisti.

Qualunque sarà il nome del nuovo schieramento, i liberali europei hanno fatto sapere di non voler presentare un unico spitzenkandidat ma, piuttosto, una squadra di sette candidati.

Insieme ad Emma Bonino al presidente di Alde, Guy Verhofstadt, ci saranno anche l’attuale commissario alla concorrenza Margrethe Vestager,
Nicola Beer, Violeta Bulc, Katalin Cseh e Luis Garicano.

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L'autore: Emilia Missione

Giornalista professionista, classe '90. Ho lavorato a SkyTg24 e come public affairs consultant. Amo la politica, le parole e le gonne di tulle. Ma non in questo ordine.
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