Pensioni ultima ora: Corte dei Conti chiede “sostenibile normalità”

Pubblicato il 29 Maggio 2019 alle 16:17 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: nel Rapporto 2019 sul coordinamento della Finanza Pubblica della Corte dei Conti si parla di previdenza e delle misure del Governo.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 corsia preferenziale
Pensioni ultima ora: Corte dei Conti chiede “sostenibile normalità”

Pensioni ultima ora: nel Rapporto 2019 sul coordinamento della Finanza Pubblica della Corte dei Conti vengono toccati come argomenti sia la previdenza che il reddito di cittadinanza. Ovvero due misure chiave del decreto n. 4/2019 che sono anche i cavalli di battaglia del Governo Conte

Pensioni ultima ora, Corte dei Conti su Reddito di Cittadinanza

Nel rapporto della Corte si relaziona sul fatto che il finanziamento in deficit de reddito di cittadinanza “è motivo di preoccupazione per gli equilibri di bilancio di medio termine, date le condizioni di elevato debito pubblico”.

Per poi continuare con una sorta di suggerimento circa la destinazione delle risorse che eventualmente dovessero risultare eccedenti rispetto a quelle stanziate per il RdC. “Un eventuale minor esborso rispetto alle stime originarie andrebbe utilizzato, almeno sotto lo stretto profilo della sostenibilità dei conti pubblici, per ridurre il disavanzo e rientrare dal debito”.

Pensioni ultima ora, Corte dei Conti: guardare ai giovani

La presentazione del Rapporto 2019 sul coordinamento della Finanza Pubblica della Corte dei Conti svoltasi nella Sala Koch di Palazzo Madama con il presidente della Corte dei Conti Angelo Buscema è stata dunque l’occasione per ribadire concetti molto importanti.

In materia di pensioni secondo i magistrati contabili “serve sostenibile normalità, guardare a giovani”. Si parla di un “quadro che dovrebbe essere in grado di offrire una sostenibile normalità alle nuove generazioni, ai lavoratori più anziani, alle imprese, agli investitori internazionali interessati ad avviare attività economiche nel nostro Paese per i cui piani industriali rileva la prospettiva degli oneri sociali”.

Inoltre nella relazione si legge che le misure dovrebbero essere ispirate “ad un corretto bilanciamento delle esigenze delle generazioni presenti e di quelle future”.

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Corte dei Conti: su maggior grado di flessibilità serve soluzione strutturale e permanente

Vengono messe sotto osservazione perché “si muovono invece nella logica del non ordinario non soltanto Quota 100, ma anche misure come la modifica del meccanismo di perequazione ai prezzi, il contributo, per l’appunto straordinario, sui trattamenti di importo elevato, i tempi per la corresponsione del TFR/TFS nel pubblico impiego, il divieto di cumulo con altri redditi da lavoro, e così via”.

Tuttavia, insieme ai moniti c’è anche altro. Si riconosce che “l’introduzione di Quota 100 ha comunque posto sotto i riflettori una reale esigenza: quella di un maggior grado di flessibilità del requisito anagrafico di pensionamento”. A tal proposito per la Corte dovrebbe esserci una soluzione che sia di carattere “strutturale e permanente, più neutra dal punto di vista dell’equità tra coorti di pensionati e tale da preservare gli equilibri e la sostenibilità di lungo termine del sistema”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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