Conto corrente: bonifico bancario oltre i 5000 euro, come fanno i controlli

Pubblicato il 30 Maggio 2019 alle 08:43 Autore: Daniele Sforza

Chi utilizza il conto corrente ed effettua un bonifico bancario potrebbe chiedersi se siano previste soglie riguardo a quest’ultimo metodo di pagamento.

Conto corrente: bonifico bancario oltre i 5000 euro, come fanno i controlli
Conto corrente: bonifico bancario oltre i 5000 euro, come fanno i controlli

Il bonifico bancario è uno dei metodi di pagamento più comunemente utilizzati dai titolari di un conto corrente. Si tratta di un metodo di pagamento tracciabile e che quindi è preferibile, per il fisco, ai pagamenti in contanti, perché maggiormente sotto monitoraggio. È così che un soggetto può pagare dal proprio domicilio tramite home banking un servizio, una mensilità di affitto o la fattura di un cliente.

Il bonifico bancario è tracciabile

Il bonifico bancario ha inoltre due elementi fondamentali che la contraddistinguono: la cosiddetta contabile, che di fatto risulta essere una ricevuta del bonifico effettuato e permette la sua tracciabilità, nonché la causale del pagamento, ovvero il motivo per il quale avviene questo passaggio di denaro.

Conto corrente: esistono limiti per i bonifici?

Come è ben noto, per contrastare l’evasione fiscale, in Italia vige un limite all’utilizzo del contante che è di 3000 euro (fino a poco tempo fa era stato ridotto perfino a 1000 euro). Per i bonifici vigono delle soglie similari? Risultando un metodo di pagamento tracciabile, un bonifico bancario non prevede limitazioni di questo tipo. L’importo bonificato può dunque essere superiore anche a 3.000 euro, per fare l’esempio della soglia per l’utilizzo del contante. E al tempo stesso anche a 5.000 euro, cifra simbolica che, se rappresentativa della giacenza media annua, il titolare di un conto corrente che superi questa cifra è tenuto a pagare l’imposta di bollo.

Limite bonifico bancario: le eccezioni

Insomma, non esistono limiti agli importi da versare tramite bonifico bancario, a patto che non sia la banca stessa a porli. Se nel contratto con la banca che regola l’utilizzo e la gestione del conto corrente esiste una limitazione giornaliera o mensile ai bonifici bancari, questa dipende solo ed esclusivamente dai rapporti con la banca e non certo da una normativa nazionale.

Infine, come ricorda La Legge Per Tutti, c’è solo un caso in cui sussiste il limite dei 5.000 euro per un bonifico: quando quest’ultimo è effettuato per conto terzi. Tale norma, stabilita dalla Banca d’Italia, prevede che per i bonifici in conto terzi che siano pari o superiori a 5.000 euro, si debbano specificare le generalità e il codice fiscale del soggetto per il quale avviene il trasferimento di denaro. Anche questa norma va letta in ottica della trasparenza fiscale e come contrasto all’evasione fiscale.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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