Sondaggi politici Ipsos: conti pubblici, italiani pessimisti

Pubblicato il 7 Giugno 2019 alle 09:02 Autore: Andrea Turco

Sondaggi politici. La procedura d’infrazione ventilata dall’Ue aleggia come un fantasma su Palazzo Chigi. Cosa farà il governo ora?

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Sondaggi politici Ipsos: conti pubblici, italiani pessimisti

Sondaggi politici Ipsos: la procedura d’infrazione ventilata dall’Ue aleggia come un fantasma su Palazzo Chigi. Bruxelles accusa l’Italia non aver rispettato gli impegni di riduzione del debito: è salito al 132,2% nel 2018 e probabilmente salirà al 133,7% quest’anno e al 135,2% nel 2019. Prima di diventare reale, la procedura d’infrazione dovrà passare al vaglio dei ministri delle Finanze. C’è quindi ancora spazio per un’ultima trattativa.

Sondaggi politici Ipsos: Tria ottimista

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ostenta ottimismo: “La Commissione europea ha dichiarato che ci sono i presupposti per una possibile procedura. Adesso quello che avverrà è che si aprirà un dialogo costruttivo, come è sempre stato, tra l’Italia e la Commissione”. Quel che è certo, è che sia quota 100 che reddito di cittadinanza “non verranno toccate, sono leggi dello Stato, tutti coloro che hanno acquisito diritti vedranno questi soddisfatti questi diritti”.

La possibile procedura d’infrazione sembra però non preoccupare i due vicepremier che ieri hanno diramato una nota congiunta dopo essersi incontrarti a Palazzo Chigi. “È stato un incontro utile, positivo e cordiale per fare il punto sulle priorità da realizzare in tempi brevi e per riavviare un dialogo costruttivo con l’Europa che rimetta al centro dopo anni di governi passivi gli italiani. e nessun aumento delle tasse per lo sviluppo dell’economia”.

Parole che riflettono la volontà del governo di non arretrare sui rispettivi cavalli di battaglia. Sul tema Ipsos ha provato ad interrogare gli italiani chiedendo loro dove l’esecutivo troverà i 30 miliardi necessari per poter mantenere a galla i conti pubblici italiani. Per il 38%, il governo non li troverà e rischierà così la reazione dei mercati finanziari. Il 41% è invece convinto che alla fine verranno alzate le tasse e tagliate le spese per contenere la crescita del debito pubblico.

Entrambi gli scenari vengono però respinti dall’esecutivo, convinto della bontà del proprio operato e che alla fine un accordo con Bruxelles verrà trovato. C’è tempo fino al 9 luglio.

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Nota metodologica

Soggetto committente: Di Martedì. Data o periodo in cui è stato realizzato il sondaggio: 27 maggio. Metodo di campionamento e Consistenza numerica: campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione di riferimento secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Casi 600 Rifiuti 5554 Altri contatti 119. 600 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne; il margine di errore statistico relativo ai risultati del sondaggio è compreso tra +/- 0,7% e +/- 3,5%. Metodo raccolta delle informazioni: CATI.

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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