Test durata batteria smartphone 2019: classifica e top 10. Quale dura di più

Pubblicato il 12 Giugno 2019 alle 12:38 Autore: Daniele Sforza

“Durata batteria smartphone” è tra le ricerche più frequenti fatte dagli utenti che hanno intenzione di acquistare un nuovo cellulare. I modelli migliori.

Test durata batteria smartphone 2019: classifica e top 10. Quale dura di più
Test durata batteria smartphone 2019: classifica e top 10. Quale dura di più

Tra i fattori che concorrono alla scelta di uno smartphone da acquistare, vi è certamente la durata della batteria. Senza restare invischiati nel luogo comune di come i vecchi cellulari durassero di più (e fossero indistruttibili) basterebbe pensare che 15 anni fa l’unica applicazione che si celava nel nostro “telefono portatile” era Snake. Oggi invece con lo smartphone ci facciamo gli acquisti su Amazon, la spesa, ci paghiamo le bollette del telefono e lo usiamo anche come sostituto di una carta di pagamento, senza citare tutto il tempo passato sui social network, sulle applicazioni di gaming e su internet in generale. Quindi è ovvio che la batteria dura di meno rispetto ai cellulari di qualche tempo fa. Tuttavia, una volta appurato quest’assunto, può essere lecito cercare di capire quale smartphone abbia la migliore batteria, cioè quella che dura di più.

Durata batteria smartphone: la classifica dei migliori 10

ConsumerReports ha stilato una classifica dei migliori smartphone con l’autonoma più lunga, una top 10 redatta tramite appositi test che hanno simulato l’utilizzo di uno smartphone da parte di un utente medio durante una giornata media (Gps, Foto, Chiamate, navigazione, etc.).

  • Samsung Galaxy S10+: è al primo posto di questa classifica. Ha una batteria da 4100 mAh e un’autonoma di quasi 40 ore.
  • Galaxy S10: c’è ancora Samsung sul podio, con il modello S10 standard, che vanta una batteria da 3400 mAh e una durata di poco più di 35 ore.
  • OnePlus 6T: sul gradino più basso del podio la sorpresa OnePlus, con batteria da 3700 mAh e una durata di circa 34 ore.
  • Samsung Galaxy S10e: con una batteria da “soli” 3100 mAh la capacità garantita è di poco più di 33 ore.
  • Samsung Galaxy Note9: nonostante la capacità si attesti a 4000 mAh (superiore al modello sopraccitato), i consumi sono maggiori e la durata ammonta a qualcosa come circa 31 ore.
  • iPhone XS Max: dobbiamo scendere al 6° posto per trovare un iPhone, con batteria da 3174 mAh e durata di 29,5 ore.
  • LG G8 ThinQ: settimo, ma solo in ordine alfabetico (e di capacità), perché la durata è la stessa dell’iPhone Xs Max, per una capacità di 3500 mAh.
  • Samsung Galaxy S9+: la casa sudcoreana torna spesso in questa top 10, e questo è l’ultimo modello Samsung che incontreremo, vista la capacità di 3500 mAh che garantisce un’autonoma di 29 ore.
  • iPhone 8 Plus: una capacità da 2619 mAh in grado di assicurare un’autonomia di 29 ore. Gli iPhone, seppur la minor capacità rispetto agli altri modelli, garantiscono un’autonomia abbastanza elevata.
  • OnePlus 6: chiudiamo con il secondo OnePlus in classifica, che vanta una batteria da 3300 mAh e una durata di 29 ore.  

Altri modelli da tenere d’occhio

Oltre ai top di gamma sopraelencati ci sono altri modelli di smartphone da tenere d’occhio che, a fronte di un prezzo più ragionevole, possono assicurare un’autonomia comunque più che discreta. Tra questi vanno citati senza dubbio il Nokia 2 (batteria da 4.100 mAh), il RedMi 7 (batteria da 4000 mAh, coadiuvata da un processore che consente di non esagerare con i consumi), il Motorola Moto G6 Play (4000 mAh) e il Samsung Galaxy M20 (5000 mAh).

I migliori modelli di giugno 2019: offerte a rate e i dispositivi più economici

Come migliorare la durata batteria smartphone

Indipendentemente dal modello che avete, esistono comunque alcuni accorgimenti che possono risultare utili per migliorare la durata della batteria dello smartphone. Tra gli elementi da ricordare spicca certamente la luminosità dello schermo: più è bassa (ovviamente a livello di leggibilità) minore sarà il consumo energetico. Anche la durata dello standby può essere un’utile accortezza: quando ci troviamo a navigare su internet e poi siamo distratti da qualcosa, il display dovrebbe andare in standby dopo una quindicina di secondi, al fine di non consumare troppa energia. Naturalmente anche navigare sotto rete WiFi e minimizzare l’utilizzo del traffico dati aiuta a risparmiare energia e a ottimizzare le prestazioni del dispositivo. Un ultimo consiglio: ogni tanto lo smartphone va spento (o riavviato) al fine di non rallentare i processi e quindi l’autonomia della batteria, che ne risulterebbe affaticata.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →