Buoni fruttiferi postali e obbligazioni 2026 a confronto, come avere il 2,7%

Pubblicato il 27 Giugno 2019 alle 12:45 Autore: Guglielmo Sano

I buoni fruttiferi postali sono molto meno remunerativi rispetto al passato. Forse siste un’alternativa più conveniente sempre targata CDP

Buoni fruttiferi postali e obbligazioni 2026 a confronto, come avere il 2,7%

I buoni fruttiferi postali sono ancora lo strumento di risparmio preferito dagli italiani, tuttavia, oggi sono molto meno remunerativi rispetto al passato. Esiste un’alternativa più conveniente?

Buoni fruttiferi postali: un’alternativa targata sempre CDP

Uno strumento alternativo ai tradizionali Buoni fruttiferi postali potrebbero essere le obbligazioni targate sempre Cassa Depositi e Prestiti. In sostanza, si tratta di bond – scadenza fissata a 7 anni (2019-2026) – a tasso misto (per i primi due anni tasso fisso a 2,70%, dal terzo al settimo anno tasso variabile pari all’Euribor a 3 mesi maggiorato di uno spread dell’1,94%). Le sottoscrizioni partono da una cifra base di mille euro e un tetto massimo di un milione di euro.

Interessi e tassazione

Una caratteristica interessante delle obbligazioni è che si percepiranno interessi ogni 3 mesi (28 marzo, 28 giugno, 28 settembre, 28 dicembre). Da segnalare poi un’altra peculiarità delle obbligazioni CDP: gli interessi maturati saranno tassati al 12,50% proprio come quelli dei Titoli di Stato e degli stessi Buoni Fruttiferi Postali. Inoltre, il bond è rimborsabile al 100% del valore nominale e una volta collocato in Borsa (Mot ed Euro Tlx) potrà essere anche venduto in anticipo rispetto alla scadenza o comprato in un secondo momento.

Dove e quando si possono sottoscrivere

Le obbligazioni saranno trattabili a partire dal 28 giugno 2019: l’ammontare è stato incrementato fino a un miliardo e mezzo, dal miliardo inizialmente previsto, per andare incontro alla forte domanda degli investitori. Quindi, saranno sottoscrivibili da chiunque tramite le Poste o alcuni istituti di credito (Intesa-Sanpaolo, Unicredit, BNL, Banca Akros, Banca del Piemonte, Banca Generali, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestione, Banca Passadore, Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella, Banco di Desio e della Brianza, BPER, Che Banca!, Credit Suisse, Deutsche Bank, Equita SIM, Fineco, Iccrea, La Cassa di Ravenna).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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