Com’è cambiato il mercato del gioco negli ultimi anni

Pubblicato il 8 Luglio 2019 alle 18:13 Autore: Redazione

Come è cambiato e si è evoluto il mercato del gioco negli ultimi anni. Soprattutto online. Sono più di tutti gli australiani gli appassionati dell’azzardo

Com’è cambiato il mercato del gioco negli ultimi anni

Che si voglia misurare in euro o in dollari il risultato non cambia. Il mercato del gioco on line a livello mondiale è in perenne crescita.

Nel 2018 secondo gli ultimi dati ha raggiunto un giro d’affari di 45,2 miliardi di euro, che corrispondono a 52 miliardi di dollari. Dieci anni prima parlavamo di un volume pari a 16,9 miliardi di euro.

Una crescita considerevole negli ultimi anni per il mercato mondiale del gioco, un trend che tra l’altro sembra davvero inarrestabile.

Com'è cambiato il mercato del gioco negli ultimi anni

Si è trattato di un progresso regolare che non ha neanche subito i rovesci delle recessioni che si sono verificate in Europa e negli USA.

Probabilmente perché l’importanza dei Paesi più avanzati è sempre minore. Anche in questo ambito i mercati emergenti dicono sempre più la loro, e se la porzione dell’Europa è aumentata, anche se a ritmi blandi, quella del resto del mondo è cresciuta molto più velocemente tanto che nel 2021 dovrebbe costituire quasi la metà del totale.

Com'è cambiato il mercato del gioco negli ultimi anni

Gioco on line, gli australiani i più appassionati

Non stupisce allora come risultino gli australiani i giocatori più accaniti. In media spendono 990 dollari a testa in un anno, superando forse un po’ a sorpresa i cugini inglesi, fermi a quota 360 dollari.

Vengono poi gli abitanti di Singapore, con 645 dollari, gli irlandesi con 500, i finlandesi, gli americani, con 490.

Gli italiani sono davanti agli inglesi, con 360 dollari di spesa.

Com'è cambiato il mercato del gioco negli ultimi anni

Il gioco per eccellenza è quello della roulette o delle slot machines, che viene ospitato dai casinò. E i casinò sono tra i protagonisti infatti anche on line. Il business a essi collegato è cresciuto dai 30 miliardi di dollari del 2011 ai 51,5 del 2017, seguendo l’andamento generale.

Se la metà del fatturato viene ancora dalle scommesse, un buon 26% proviene dai casino online, mentre sono staccati il poker, il bingo e le lotterie in rete.

Detto ciò, il gioco online incontra i favori di tutte le età. Nel Regno Unito infatti il 24,5% dei giocatori ha tra i 25 e i 34 anni, mentre il 22,8% tra i 35 e i 44 anni. Ma non sono pochi però nè i giovanissimi, avendo il 12,8% tra i 16 e i 24 anni, nè i più maturi. Il 12,1% ha infatti superato i 65 anni.

L'autore: Redazione

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