Simboli R e TM: quale differenza e come si usano per indicare il marchio

Pubblicato il 15 Luglio 2019 alle 17:05 Autore: Claudio Garau

Che cosa sono i simboli R e TM e quali funzioni hanno. Qual è la differenza tra loro e perchè è importante utilizzarli assieme al marchio.

Simboli R e TM: quale differenza e come si usano per indicare il marchio

È risaputo che la procedura con cui l’interessato ottiene un marchio registrato prevede specifici passaggi. Però forse ad alcuni sfugge l’utilità e il ruolo di simboli, collegati al marchio, quali, “R” e “TM”. Vediamo di seguito qual è la differenza tra essi e qual è la loro pratica funzione in relazione al marchio.

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Simboli R e TM: perché utilizzarli?

I marchi commerciali servono, in sostanza, a contraddistinguere le classi di prodotti e servizi di interesse, da parte di colui che ha ottenuto uno specifico marchio, e per i quali è stata chiesta apposita tutela in sede di deposito del marchio. In effetti, i simboli R e TM servono ad un qualcosa di ulteriore rispetto alla produzione del marchio: servono a favorire la notorietà del marchio nei confronti del pubblico. Il marchio, come si sa, ha svariati campi di applicazione pratica: vetrine, manifesti, carta stampata, insegne ecc.

Ci sono però dei rischi connessi al marchio: infatti, sussiste la possibilità per la quale un determinato segno distintivo potrebbe nel tempo perdere, in qualche modo, il suo tratto distintivo, con conseguenti danni economici. Proprio per questo, esistono i simboli R e TM, apponibili accanto al marchio che si vuole proteggere.

A cosa serve il simbolo R?

Il simbolo R (® che sta per “registered”) è quel segno che può comparire, esclusivamente, accanto ai marchi registrati. È da sottolineare che un marchio non è considerato registrato nel momento in cui viene depositata la domanda, ma esclusivamente in seguito alla concessione della registrazione stessa, ovvero l’iscrizione del marchio in uno specifico registro da parte dell’autorità competente (UIBM, WIPO, UAMI ed altre).

È da rimarcare che la legge vigente non impone obbligatoriamente la presenza del simbolo ® su un marchio che ha ricevuto registrazione, ma nega l’utilizzo di questo simbolo laddove il marchio non è ancora registrato oppure è in stato di domanda. La registrazione del marchio ha validità decennale a partire dalla data di deposito della domanda ed è comunque rinnovabile.

Merita menzione un altro aspetto: il simbolo in oggetto oltre a chiarire a tutti la funzione commerciale del marchio, rivela anche la volontà del titolare di difendere e tutelare l’esclusiva del marchio. In sostanza, il simbolo R dà una sorta di “ufficialità” e indica che il marchio collegato è dalla legge tutelato a tutti gli effetti. Pertanto, un uso scorretto o difforme dalle normative, potrebbe comportare un illecito di concorrenza sleale.

A cosa serve il simbolo TM?

Il TM (TM) è un simbolo che, in inglese, significa trademark (marchio). La regole in merito dispongono che la sigla in oggetto sia posta in alto a destra di marchi, per i quali è stata fatta apposita domanda di registrazione ma che, però, non l’hanno ancora avuta. Rispetto al simbolo R, questa sigla potrà essere utilizzata fin dalla data di deposito del marchio, a prescindere quindi dalla registrazione. In Italia, tuttavia questa sigla non ha una specifica connotazione giuridica: ha piuttosto una funzione comunicativa, mirata a render noto alla collettività che si tratta comunque di un marchio rivolto alla platea dei potenziali clienti e consumatori.

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Alcuni aspetti da ricordare

Alla fine di questo sintetico esame, c’è un aspetto che vale la pena ricordare. L’apposizione della R ad un marchio per il quale non solo non è stata ottenuta registrazione, ma neanche è stata presentata domanda di registrazione, è un comportamento non raro, almeno in Italia. La legge (d. lgs. n. 30 del 2005, il cosiddetto Codice della proprietà industriale) però prevede, per queste ipotesi, sanzioni pecuniarie di una certa entità (anche fino a 516, 46 euro). D’altra parte si tratta della giusta sanzione da imporre a chiunque utilizzi su un oggetto, parole o indicazioni non corrispondenti al vero e orientate a far credere che il marchio che contraddistingue un prodotto sia stato registrato. La finalità di un tale illecito comportamento è quello di cercare di rendere, commercialmente, più appetibile il marchio.

In conclusione, appare chiaro che il simbolo R, rispetto al simbolo TM, è per sua natura mirato a ricordare che si tratta di segno distintivo registrato e durevole nel tempo, di cui un soggetto giuridico ha esclusiva proprietà, a partire da una certa data. Insomma il simbolo R, rispetto al simbolo TM, è il più idoneo a far valere negli anni la forza distintiva del proprio marchio.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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