Isee tasse universitarie 2019/2020: calcolo e info genitori separati

Pubblicato il 26 Luglio 2019 alle 12:05 Autore: Daniele Sforza

Isee tasse universitarie per il nuovo anno che sta per iniziare: come si calcola l’indicatore e come funziona per i genitori separati? Le risposte.

Isee tasse universitarie 2019/2020: calcolo e info genitori separati

Isee tasse universitarie: una chiave di ricerca che molti genitori, sposati e non, cercano per capire come si calcola l’Indicatore della situazione economica equivalente e se si ha diritto alle detrazioni del caso. Le tasse universitarie, spesso, vanno infatti a rappresentare una voce di spesa considerevole, che può essere abbassata se si considerano alcuni fattori, tra cui la situazione reddituale del nucleo familiare. Andiamo a vedere come funziona il calcolo dell’Isee per le tasse universitarie.

Isee tasse universitarie 2019-2020: a cosa serve

Il calcolo dell’Isee può permettere ai contribuenti di pagare meno tasse universitarie, sfruttando le esenzioni e la possibilità di accedere alle borse di studio.

Grazie alla compilazione dell’Isee, facilmente ottenibile presso qualsiasi Caf (gratuito) previa presentazione di documenti, si permette di calcolare la fascia di reddito in cui ci si trova. Per l’attestazione Isee occorre presentare i seguenti documenti:

  • Documento e codice fiscale del soggetto richiedente;
  • Codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare;
  • Giacenza media anno appena passato (quest’anno, ad esempio, relativa al 2018) e saldo finale al 31 dicembre dell’anno di riferimento di tutti i componenti del nucleo familiare;
  • Dichiarazione dei Redditi relativa a 2 anni precedenti di tutti i componenti del nucleo familiare;
  • Eventuale titolarità di buoni fruttiferi o altre tipologie di titoli e prodotti finanziari;
  • Situazione immobiliare (proprietà o affitto);
  • La targa di tutte le macchine intestate ai componenti del nucleo familiare;
  • Eventuale certificazione di invalidità.

In alternativa, per pagare meno tasse o cercare di azzerarle è possibile anche usufruire delle borse di studio, tuttavia non accessibili a tutti, e degli sgravi fiscali stabiliti dalla normativa vigente.

Come calcolare Isee

In base al reddito si può quindi effettuare il calcolo delle tasse universitarie e sapere quindi quanto si andrà a pagare. Lo strumento per valutare l’esborso economico e le eventuali esenzioni o riduzioni è l’Isee, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, finalizzato ad associare al soggetto una specifica soglia relativa alla capacità contributiva.

In caso la situazione reddituale indichi la no tax area, fissata a 13.000 euro, si può avere la totale esenzione dalle spese universitarie. In situazioni reddituali non particolarmente elevate, si potrà invece avere accesso a una importante riduzione delle tasse.

L’Isee è il rapporto tra l’indicatore della situazione reddituale (ISR) e quello della situazione patrimoniale (ISP). Se il primo misura la situazione reddituale del nucleo familiare, considerando i redditi complessivi dello stesso, il secondo va a sondare la ricchezza patrimoniale del nucleo familiare.

L’Isee che emerge è poi rapportato al parametro della scala di equivalenza, che associa determinati coefficienti in base ad alcuni fattori, come la composizione del nucleo familiare e altri aspetti, come può essere ad esempio la condizione sociale e il tipo dei componenti che formano il nucleo. La scala di equivalenza è dunque utile a far sì che una famiglia composta da 3 persone e una famiglia composta da 6 persone (compreso 1 soggetto disabile, ad esempio), traggano benessere dalla stessa misura in rapporto alla composizione del loro nucleo e alla specifica tipologia.

Per calcolare le tasse universitarie in base all’Isee è tuttavia opportuno recarsi fisicamente o sul sito del singolo ateneo, visto che ogni università ha un proprio regolamento specifico per ciò che concerne le relative imposte.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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