Parcheggio gratis Legge 104: cosa dice la sentenza della Cassazione

Pubblicato il 26 Luglio 2019 alle 12:33 Autore: Guglielmo Sano

I titolari di Legge 104 possono contare anche su diverse agevolazioni relative alla circolazione e alla sosta dei veicoli esponendo il contrassegno invalidi

Parcheggio gratis Legge 104: cosa dice la sentenza della Cassazione
Parcheggio gratis Legge 104: cosa dice la sentenza della Cassazione

I titolari di Legge 104 possono contare anche su diverse agevolazioni relative alla circolazione e alla sosta dei veicoli: basta anche solo l’esposizione del contrassegno invalidi.  

Legge 104: disabili e strisce blu

Anche i disabili titolari di Legge 104 sono tenuti a pagare il parcheggio sulle strisce blu a pagamento come tutti gli altri automobilisti: così si è espressa la Cassazione in un pronunciamento risalente al 2015 rimasto famoso anche perché Ministero delle Infrastrutture e, persino, alcune corti avevano sostenuto il contrario. Nelle sentenze degli Ermellini, tuttavia, si contempla anche un’eccezione: i titolari di Legge 104 non sono tenuti a pagare per la sosta in un posto delimitato da strisce blu se il posto a loro riservato in quanto disabili risulta occupato.

È fondamentale, però, dimostrare che il posto riservato era occupato da un altro veicolo al momento del parcheggio. Questo è un particolare a più riprese criticato dalle associazioni dei disabili: soprattutto chi ha dei problemi di deambulazione dovrebbe avere la possibilità di parcheggiare il più vicino possibile al luogo da raggiungere, strisce o blu o meno.

Tra l’altro, sulla questione i comuni possono scegliere in autonomia: infatti, in alcune città d’Italia i disabili non godono di questa agevolazione; in pratica, se parcheggiano sulle strisce blu devono pagare comunque, cioè anche se il posto a loro assegnato risulta occupato da un altro veicolo.

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Dove si può parcheggiare col contrassegno disabili

I titolari di Legge 104 muniti di apposito tagliando possono parcheggiare, escludendo i posti assegnati a una matricola in particolare, nei parcheggi pubblici, nei parcheggi orari (senza limiti di orario), nelle zone a traffico limitato, nelle aree a sosta limitata, nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali urbane (in alcuni comuni non basta esporre il contrassegno ma bisogna comunicare la targa del veicolo prima dell’accesso alla Polizia Municipale), nelle zone bloccate temporaneamente e nelle aree sottoposte a limitazione della sosta a patto di non costituire un pericolo per gli altri automobilisti e per i pedoni, oltre a poter parcheggiare nei posti delimitati dalle strisce blu con le condizioni esposte in precedenza.

Chi ha il contrassegno disabili, come tutti gli altri cittadini, non può parcheggiare nelle zone sottoposte a divieto di sosta con rimozione forzata o divieto di fermata, ove sia esposto il cartello di passo carrabile così come sulle strisce pedonali e sulle piste ciclabili o nelle zone riservate a mezzi di soccorso e di polizia; naturalmente il contrassegno non autorizza il parcheggio in seconda fila o sui marciapiedi.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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