Pensioni ultime notizie: Quota 100 sanità e PA, Cisl lancia l’allarme

Pubblicato il 30 Luglio 2019 alle 09:03 Autore: Daniele Sforza

Sul tema pensioni ultime notizie riportano la denuncia di Cisl FP sulle conseguenze di Quota 100, in particolare sui comparti sanità e PA.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 sanità e PA, Cisl lancia l’allarme

Pensioni ultime notizie – La Cisl Funzione Pubblica IrpiniaSannio, per voce del suo segretario generale Antonio Santacroce, ha recentemente denunciato un problema generato dalla introduzione di Quota 100 e che investe i settori della sanità, nonché degli enti locali e centralizzati. Proprio in questi comparti, moltissimi soggetti andranno in pensione a 62 anni di età e 38 anni di contributi sfruttando la nuova possibilità di pensionamento anticipato. Il problema sussiste nel mancato turnover, con il forte rischio di vedere un’emorragia di personale e quindi una carenza di servizi.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, nessun turnover in sanità e PA

“Lo sapevano tutti che non sarebbero stati sufficienti i 6 mesi previsti dalla norma”, commenta Santacroce, “per evitare che le strutture dello Stato, della Sanità e degli Enti Locali, restassero improvvisamente prive di personale per il flusso dei pensionamenti che si aggiungono a quelli accessibili con le regole ordinarie”. Quel che mette ancora più in allarme è che “nei prossimi mesi la cosa non migliorerà”, ma anzi si arriverà a un tale peggioramento che il turnover non potrà più fare nulla e bisognerà quindi dedicarsi all’ormai “solito e abitudinario lavoro straordinario”. Cisl FP rivendica di aver lanciato l’alert per questa situazione ormai da diverso tempo. “Sembra di parlare di una razza in via di estinzione e non di lavoratori e lavoratrici che quotidianamente operano a stretto contatto con i cittadini”. Infatti, nel nostro Paese, più di 300 mila precari erogano quotidianamente servizi pubblici fondamentali in tutti i settori e per tutti i cittadini.

Pensioni ultime notizie: Cisl FP, “Serve un piano assunzionale”

Tra questi 300 mila precari, fa sapere Santacroce, “54 mila operano negli enti locali e 38 mila nel sistema sanitario nazionale”. Dal segretario generale di Cisl Fp IrpiniaSannio un invito al governo a smetterla con le promesse occupazionali. “L’amara verità è che gli uffici si svuotano e i servizi non sono garantiti”. Quindi la proposta è di rilanciare un piano assunzionale, riprendendo le parole del segretario nazionale di Cisl FP Maurizio Petruccioli, e questo “dopo che la Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per abuso di ricorso ai contratti a termine nella pubblica amministrazione”.

Il mancato affronto di questi temi crea però urgenze sempre più problematiche, ma la proposta del sindacato è quella di procedere da subito con il piano assunzionale, valorizzando il capitale umano e prendendo in considerazione i cambiamenti nelle mansioni svolte, tramite le “progressioni verticali del personale” e attivando “un piano di reclutamento che tenga conto della stabilizzazione dei precari della PA”.

Quota 100 non ha portato quel turnover lavorativo che era stato promesso e che avrebbe compensato i vuoti lasciati dal pensionamento anticipato. La diretta conseguenza sarà quella di svuotare gli enti dai lavoratori e quindi ridurre al minimo i servizi per i cittadini.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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