Rinnovo contratto pubblica amministrazione 2019: aumento stipendi, ultime

Pubblicato il 30 Luglio 2019 alle 09:10 Autore: Daniele Sforza

Quali sono, se ci sono, le ultime notizie e novità sul rinnovo contratto Pubblica amministrazione 2019 e quindi sugli attesi aumenti stipendio.

Rinnovo contratto pubblica amministrazione 2019: aumento stipendi, ultime

A che punto è il rinnovo contratto Pubblica Amministrazione? Quali sono le ultime notizie sui tanto attesi aumenti di stipendio dei lavoratori? Intanto spuntano numeri interessanti da un recente studio del Cnel, il quale possiede un archivio dove si trovano le copie autentiche degli accordi di rinnovo e dei nuovi contratti entro 30 giorni dalla loro stipula, come da legge n. 936/86. A fine giugno tali rinnovi e nuovi contratti ammontano a 885: il 56,9% degli stessi risultano scaduti, mentre il 43,1% hanno una scadenza successiva al 30 giugno, come riporta Andrea Carli sul Sole 24 Ore.

Rinnovo contratto Pubblica Amministrazione: i numeri del Cnel

Il giornalista fa sapere che gli accordi più numerosi sono legati al settore del commercio, dove troviamo ben 233 nuovi accordi e contratti. Più distaccati quelli riguardanti gli enti e le istituzioni private (108), seguito poi da Altri vari (83), Edilizia (74), Trasporti (67), Agricoltura (51), Aziende di servizi (46), Poligrafici e spettacolo (42), Alimentaristi e Agroindustriale (41). Chiudono le file i Chimici (33), i Meccanici (32), i professionisti del credito e delle assicurazioni (28), i lavoratori del settore tessile (27) e infine la Pubblica Amministrazione (20).

Rinnovo contratto Pubblica Amministrazione: a che punto siamo

E a proposito di Pubblica Amministrazione Centrale, è proprio in questi giorni che si sta discutendo sul nuovo contratto per il personale dirigenziale (coinvolte 6.700 soggetti). Stiamo parlando di un contratto che è fermo a 10 anni fa e anche per questo motivo i sindacati stanno spingendo per un aumento stipendio piuttosto cospicuo. Per il momento si parla di 250 euro lordi mensili, che corrisponderebbero ad un aumento del 3,48%, non lontano da quel 3,5% di crollo degli stipendi medi degli italiani risultato da uno studio della Fondazione Di Vittorio. Ma le parti sembrano essere ancora lontane, visto che per ora l’incremento più alto che circola nella prima bozza è quello di 160 euro lordi per la prima fascia e di 125 euro lordi per la seconda.  

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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