Aumento accise diesel in Legge di Bilancio 2020? Cosa cambierebbe

Pubblicato il 2 Agosto 2019 alle 10:50 Autore: Gianni Balduzzi

Aumento accise sul gasolio. Ci costerà di più fare il pieno con il diesel? L’idea di eliminare agevolazioni fiscali per 4,9 miliardi

Aumento accise diesel in Legge di Bilancio 2020? Cosa cambierebbe

Le accise sono, come si sa, quelle imposte di consumo applicate ai carburanti, e che non sono applicate in proporzione ai prezzi, ma alla quantità. A prescindere dal prezzo del momento, l’accisa si esprime come un ammontare fisso per litro.

E come è noto le accise siano arrivate a costituire anche il 65% del prezzo finale che si paga alla pompa.

Tuttavia queste imposte non vengono applicate allo stesso modo a tutti i carburanti. C’era una volta infatti in cui si pensava che la benzina inquinasse più del diesel. Era il 1993, e questa credenza portò a decidere accise per il gasolio inferiori a quelle per la benzina.

Tra i vari aumenti e modifiche negli anni si è arrivati a un’accisa di circa 73 centesimi al litro per la benzina e di circa 62 centesimi al litro per il diesel.

Allo stesso modo che per il gasolio sono state varate negli anni altre agevolazioni fiscali, degli sconti che in tutto fanno mancare 4,9 miliardi di gettito allo Stato.

Ed è a questi 4,9 miliardi che ora il ministro dell’ambiente Costa mira per recuperare risorse

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Aumento accise, è dal diesel che saranno tratte risorse per la finanziaria?

Negli anni ci si è resi conto che il gasolio non è certo più ecologico della benzina, e anzi è andato nel mirino di vari provvedimenti sempre più restrittivi, come per esempio l’area B di Milano. A influire anche il dieselgate degli anni scorsi che ha messo in luce il potenziale inquinante del gasolio.

Ma più di tutto il resto probabilmente influisce il bisogno di recuperare fondi da parte del governo, che non può puntare sulla crescita, che è a zero. E che deve rispettare i limiti di deficit proposti nel Def, per non peggiorare i conti pubblici, non aumentare il debito, ma soprattutto reperire le risorse per le riforme, quelle già varate, come quota 100 e reddito di cittadinanza, e quelle promesse, come la flat tax.

Pagare di più alla pompa della benzina però si rivelerà impopolare, e nel governo molto probabilmente questo dilemma si porrà. Meglio i quasi 5 miliardi di fondi in più o la conservazione del consenso?

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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