Pensioni ultime notizie: Quota 100, pubblica amministrazione rischia blocco

Pubblicato il 5 Agosto 2019 alle 07:00 Autore: Daniele Sforza

Sul fronte pensioni ultime notizie riguardano le conseguenze di Quota 100 sulla pubblica amministrazione, che è a rischio blocco. Ecco perché.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, pubblica amministrazione rischia blocco

Sul tema pensioni ultime notizie riguardano gli effetti collaterali di Quota 100 sulla Pubblica Amministrazione e quindi sui servizi al cittadino. L’ingente numero di pensionamenti, mal compensato da un esiguo turnover professionale, rischia di far bloccare un intero comparto. Il maggior numero di prepensionamenti sono da registrarsi negli uffici, nella scuola e nel comparto sanitario. A tutto questo vanno aggiunte anche tutte quelle persone che usciranno con i requisiti della riforma Fornero. A fronte di ciò, però, il rischio blocco è impellente, perché il turnover professionale non compensa l’emorragia di posti che si andrà a creare. Anche a causa del blocco delle assunzioni nella PA il cui termine sarà solo nel mese di novembre. E forse a quel punto sarà già troppo tardi.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, i settori più colpiti dai pensionamenti

Secondo quanto contenuto in un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa e a cura del giornalista Nicola Pinna, la maggior parte dei rischi proviene dalla pubblica amministrazione, per poi colpire gli istituti scolastici e, ahinoi, il comparto sanitario, ospedali in primis. E questo avverrà non solo nei grandi centri urbani, dove comunque un minimo di turnover dovrebbe essere garantito, ma anche nei piccoli comuni, dove invece il rischio di blocco dei servizi primari potrebbe essere piuttosto elevato.

Le preoccupazioni dei sindacati

Abbastanza preoccupati i sindacati. A cominciare dal segretario nazionale di FP Cgil, Federico Bozzanca. “A 100 mila che usufruiranno dei nuovi limiti previsti da Quota 100 bisognerà sommare quelli che hanno raggiunto i requisiti secondo i parametri della Legge Fornero”. Anche il segretario confederale Uil Nicola Foccillo esprime le proprie perplessità. “Già da due anni sappiamo che nell’arco di 5 anni ben 500 mila dipendenti pubblici andranno in pensione”. Di questi 200 mila hanno già lasciato il lavoro, mentre gli altri andranno via a breve. “Questa è una previsione legata ai limiti di età previsti dalla legge precedente, dunque con le soglie previste da Quota 100 la situazione rischia di peggiorare”.

Una soluzione potrebbe essere rappresentata dai concorsi pubblici, ma è una soluzione parziale, perché ci vuole il tempo necessario per l’espletamento delle procedure. E sotto questo aspetto Foccillo non è molto ottimista, presagendo almeno un anno di attesa. “Non dimentichiamo che il blocco delle assunzioni è ancora in vigore fino a novembre e che per il momento solo scuole e comuni possono bandire i concorsi”. Da qui la soluzione proposta dal segretario generale Cisl-FP, Maurizio Petriccioli. “Per risolvere questa emergenza è necessario stabilizzare subito i precari della pubblica amministrazione, utilizzando le graduatorie già stilate e chiamando in servizio chi è risultato idoneo”.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, il mancato turnover e le competenze

Altro aspetto importante da considerare sono le competenze. Il rischio è che le nuove leve entrino dopo che la “vecchia guardia” sarà già andata in pensione. In questo modo si rischia un mancato passaggio di competenze, che di certo non potrà essere compensato da un elevato livello formativo e culturale (sotto l’aspetto degli studi) delle nuove generazioni. Tutto questo potrebbe mettere a rischio i servizi e rallentare le normali procedure burocratiche, creando così disagi ai cittadini.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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