Esecutivo garanzia elettorale 2019: cos’è e perché si chiama così

Pubblicato il 22 Agosto 2019 alle 13:42 Autore: Alessandro Faggiano

Maggiori probabilità di un governo politico che un esecutivo di garanzia elettorale. Ma in cosa consisterebbe questa seconda ipotesi? Eccola spiegata.

Esecutivo garanzia elettorale 2019: cos'è e perché si chiama così
Esecutivo garanzia elettorale 2019: cos’è e perché si chiama così

Questo agosto volge al termine e mentre “l’estate sta finendo”, l’esecutivo gialloverde è già finito. In maniera sicuramente radicale, con un Salvini che ha voluto staccare la spina per cercare di tornare quanto prima alle urne e capitalizzare il capitale politico accumulato nell’ultimo anno. Il piano del leader leghista, però, almeno per il momento, non favorisce il Carroccio. La possibilità di formare una maggioranza alternativa a quella gialloverde ha fatto scattare gli allarmi dalle parti di via Bellerio, con Salvini che, poco a poco, ha cercato di fare marcia indietro. Il Movimento 5 Stelle, al contrario, sembra intenzionato a guardare verso Largo del Nazareno. I contatti con il Partito Democratico sono frequenti e intensi. Mattarella ha già avvisato: o governo politico, che duri l’intera legislatura (altri quattro anni), o si forma un esecutivo di garanzia elettorale.

Governo politico o esecutivo di garanzia elettorale: i due scenari

Mattarella sembra avere le idee più che chiare: o si punta a un governo politico (e in questo caso, l’ipotesi di un’alleanza tra PD e Movimento è la più accreditata e plausibile), o si procede alla formazione di un governo del Presidente che abbia come finalità quella di garantire il processo elettorale in tempi brevi, brevissimi. Quest’ultima è l’opzione meno gradita al Presidente della Repubblica, il quale preferirebbe un esecutivo stabile che non solo disinneschi le clausole di salvaguardia ma che possa anche creare stabilità e tranquillità, evitando le speculazioni sui mercati finanziari.

Differenza tra governo di garanzia elettorale e governo tecnico

L’esecutivo di garanzia elettorale, a differenza di un governo tecnico, non dovrebbe avere un programma di governo. I ministri si dedicano allo svolgimento delle inevitabili pratiche ordinarie. Un esecutivo di garanzia elettorale, pertanto, corrisponderebbe a un governo di transizione: un esecutivo traghettatore.

Maggiori probabilità di un governo politico

Stando all’evoluzione degli eventi, sembra però che si vada sempre più verso un governo politico formato da M5S e PD. Ormai nessuno, né tra i dem né tra i pentastellati, nega non solo che ci siano contatti, ma che ci siano veri e propri spiragli per un accordo. Con i tempi così stretti, è chiaro che le trattative devono essere portate avanti con la massima celerità. In questo articolo, abbiamo esaminato lo pista che porta alla formazione di un governo giallorosso.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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